Roma

Tor Sapienza, addio alla studentessa cinese morta: assente il Comune

Lo sconforto di Alberto Civica: “Assenza che fa tristezza e indigna”

Arrivata in Italia per studiare e morta in una circostanza tragica, amici e familiari dicono addio a Zhang Yao tra l'indifferenza delle istituzioni.


Fiori e candele si affollano davanti davanti alla stazione di Tor Sapienza, dove la giovane studente cinese è morta solo qualche giorno fa, nel tentativo di inseguire i suoi rapinatori. Presenti amici e parenti, tra cui il padre e lo zio.

Ad attirare l'attenzione dei presenti è però l'assenza delle istituzioni, lontane in un momento così difficile per l'intera comunità: “Fa davvero tristezza e ci indigna sapere che alla commemorazione in onore di Zhang Yao, la studentessa cinese trovata morta venerdì  scorso vicino l’ufficio immigrazione della Questura, non vi fosse alcun rappresentante istituzionale. Ne’ la sindaca, né un assessore della giunta capitolina, nemmeno il municipio di zona. Solo i suoi compagni di scuola e i familiari, straziati dal dolore e alla ricerca di una verità che speriamo si riesca a conoscere presto”.


Questo il commento del segretario generale della Uil di Roma e del Lazio Alberto Civica, che poi prosegue: “Ci umilia profondamente come sindacato e soprattutto come cittadini di una Capitale europea che dovrebbe essere dell’accoglienza apprendere che quei genitori siano stati lasciati soli nel loro dolore che certamente la presenza istituzionale non avrebbe lenito, ma almeno condiviso, sia pur per pochi momenti. Cos’è una città se non una comunità di persone? E dov’è il senso della comunità se non si è in grado di stringersi insieme almeno in momenti di lutto come questi? E’ anche in questi gesti il senso di una città vera, fatta di persone e di sentimenti, prima ancora che di economia e potere. Concetti che non dovremmo mai perdere di vista. Alla ragazza il nostro ultimo saluto e alla famiglia il pensiero e la vicinanza della Uil di Roma e del Lazio”.