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Roma
Torna il prestigioso festival della letteratura internazionale
GIORNO 6. Dopotutto e alla fine di tutto, però, non basta il pensiero di sentirsi giovane per esserlo davvero. Quindi, quello che ho scoperto e che devo cercarmi delle app da 30enne, se mai ne esistessero. Cosa ho fatto il giorno 7? Una gita con la famiglia, sono entrata in libreria e mi sono goduta la serata in compagnia di un buon libro.

Torna Letterature Festival Internazionale di Roma, lo storico evento letterario a ingresso gratuito della Capitale. Dopo le due passate edizioni in piazza del Campidoglio, la XV edizione del Festival si riappropria della sua sede storica, la Basilica di Massenzio al Foro Romano, uno spazio prestigioso e di bellezza ineguagliabile riaperto grazie al contributo della Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l'area archeologica centrale di Roma.
In programma dieci serate in cui saranno protagonisti gli autori più interessanti della scena letteraria italiana e internazionale, che leggeranno un testo inedito appositamente scritto e ispirato al tema scelto per questa edizione: 'Memorie/Memories'. Tema che si declina anche nel concetto di libertà, elemento fondamentale della letteratura.
La letteratura, infatti, è libertà perché, come suggerisce la suggestiva nota di Zètema Progetto Cultura che organizza l’evento, “ci consente di abolire il tempo (definiamo “classici” i libri capaci di abolire la distanza tra il momento in cui furono scritti e quello in cui vengono letti, quindi capaci di sottrarsi alla categoria del tempo); è libertà perché ci aiuta nella comprensione dell’io (i libri tessono tele che contengono la vita di ogni lettore, mettendola in relazione con quella degli altri e capita, riconoscendosi in ciò che si legge, di capire chi siamo tramite gli altri); è libertà perché ci fa superare l’orizzonte della nostra esperienza individuale (quanti luoghi, quante persone, quanti paesi e quante lingue incontriamo nella letteratura che ci fanno superare la nostra finitezza) ; è libertà perché ci fa scoprire il nostro talento (la letteratura è una pratica molto personale, non un impegno collettivo o ideologico); è libertà perché distrugge ogni forma di pregiudizio (è meraviglioso che un comunista possa leggere Mishima e commuoversi)”.
La letteratura è strettamente legata alla memoria, poiché non si può scrivere o leggere senza ricordare, da qui il tema portante della rassegna che si preannuncia di estremo interesse come le riuscitissime scorse edizioni. 

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