Roma
Torpignattara, rimossa dopo 15 anni recinzione metallica a Parco Sangalli
La rete metallica, inizialmente concepita come una "messa in sicurezza", negli anni delimitata una mai realmente esistita area cani
Torpignattara, dopo 15 anni di attesa è stata rimossa la rete metallica che delimitava un'area verde di 400 metri quadrati a Parco Sangalli, di fronte all'Acquedotto.
Inizialmente concepita come una "messa in sicurezza", la zona è stata negli anni erroneamente confusa come un'area cani. Da mercoledì 10 giugno 2020 però la rete non c'è più. Un risultato frutto dell'impegno costante del comitato spontaneo Acquedotto Alessandrino che dal 2017 si prendere cura dell'area verde, portando all'attenzione della giunta municipale anche questa problematica.
Solo grazie alla collaborazione con l'Ingv, i tecnici del dipartimento Simu e la Protezione Civile hanno dimostrato la totale inutilità dell’interdizione dell’area. Nessuna cavità sotterranea: tre carotaggi scesi fino a 10 metri hanno mostrato che al di sotto dello strato di argille che delimita il letto della marana ci sono solo stratificazioni delle pozzolane eruttate in tempi geologici dal vulcano laziale.
A marzo era arrivato il nulla osta, poi i 4 mesi di emergenza Coronavirus hanno fatto slittare la "liberazione": ogni dipartimento ha una sua programmazione e di conseguenza ci si mette in fila aspettando il proprio turno. Ogni dipartimento è formato da segreterie che devono ricevere la pratica ,dirigenti che devono firmarla, operatori che devono intervenire, relazioni tecniche, mezzi che devono funzionare e ancora ferie, malattie.
Ora Parco Sangalli può essere riconsegnato in modo totale ai cittadini: nel 2017 il parco era uno dei più degradati di Roma, teatro di spaccio e usato come discarica abusiva. Ora può diventare una nuova centralità urbana, frequentata dalle famiglie e rispettata.