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Roma
Dall'Ucraina non solo donne e bambini. In arrivo anche criminali e mafiosi

Non solo donne con bambini che fuggono dalla guerra in Ucraina. Ma anche veri e propri criminali. Dei “carnefici”, come li definisce Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, il sindacato dei Carabinieri.

Fonti certe, spiega Nicolosi, parlano di una situazione a rischio. Se è vero che ex detenuti ucraini chiedono la grazia per partecipare al conflitto nella loro terra, “altri decidono di scappare verso i paesi europei e continuare a delinquere, parliamo di pregiudicati per gravi reati armati e non solo”. Criminali che sulle loro spalle hanno crimini legati narcotraffico internazionali e alla mafia locale.

Il rischio di infiltrazioni criminali tra i rifugiati ucraini

“C’è sicuramente il rischio che all’esodo dei profughi si interessino anche malintenzionati e trafficanti, decisi a sfruttare le disgrazie del conflitto per approfittare di donne e bambini”, aggiunge il segretario generale di Unarma che chiede un aumento dei controlli anche tra chi proviene dall’ucraina.

“Ci crediamo – ha detto Nicolosi - e per questo chiediamo ai Ministeri dell’Interno e della Giustizia: una volta giunti nei paesi europei, quale legge giudicherà i loro reati? Quale struttura detentiva li ospiterà? Saranno reintegrati all’estero o rimarranno nel nostro Paese?” Ordine e sicurezza non devono passare in secondo piano nemmeno durante una crisi umanitaria”.

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