Roma
Trasporti, la sentenza della Consulta: "Taxi e Ncc sono in concorrenza"
Il presidente della Confederazione Ncc: "Sentenza storica, ora la Politica metta mano ad una nuova legge quadro"
Taxi ed Ncc non sono in concorrenza tra loro. A sancirlo è la Consulta. Una sentenza che ha dato linfa alle associazioni Ncc. "La sentenza della Consulta ha un valore storico e impone alla Politica di mettere mano ad una nuova legge quadro sul trasporto pubblico non di linea. Nell’immediato è evidente che non abbia nessun senso che il ministero dei Trasporti proceda con i decreti attuativi di una legge che oggi è ancora più inadeguata e che tra l’altro contenevano disposizioni ulteriormente vessatorie del settore Ncc".
Lo dichiara Andrea Romano, presidente della Confederazione Ncc che riunisce le principali associazioni del settore Noleggio con Conducente.
Gioia per la sentenza
“La sentenza della Consulta riconosce che taxi e Ncc sono in concorrenza, operando in un unico mercato, chiedendo che gli Ncc non siano più discriminati perché svolgono una funzione cruciale per conseguire l’obiettivo di una mobilità efficiente e inclusiva grazie al loro livello di digitalizzazione e alla flessibilità nella fornitura di servizi. Ma più in generale la sentenza è un’occasione storica affinché il Governo metta mano ad una riforma complessiva: serve una nuova legge quadro, ad oltre trent’anni dalla 21/1992, che superi tutti i correttivi parziali e che fornisca all’Italia un sistema finalmente capace di garantire ai cittadini servizi pubblici non di linea convenienti ed efficienti e per permettere a tutte le aziende di entrambi i settori di lavorare con serenità", conclude Romano.