Trasporti, l'onda d'urto Quintavalle nel caos Cotral. Rischio sicurezza
Serie di assemblee di Cambia-Menti negli impianti del trasporto extraurbano
Atac non basta. L'onda d'urto del sindacato di Micaela Quintavalle arriva anche in Cotral, l'azienda del trasporto extraurbano su gomma, direttamente controllata dalla Regione Lazio.
Dal prossimo 1 settembre, la pasionaria che ha dichiarato guerra al caos del trasporto romano e alla commistioni storiche tra manager e organizzazioni sindacali, atterra nei depositi Cotral. Prima Saxa Rubra, poi Viterbo e Ponte Mammolo, quindi Sora e Cerveteri. Una corsa in 8 giorni perché il prossimo 12 scade il termine per un referendum su un accordo sindacale che l'azienda ha presentato lo scorso 29 luglio.
Quintavalle, ora Cambia-Menti arriva anche in Cotral?
“Noi come sempre non chiediamo nulla, sono stati i lavoratori che ci hanno cercato. In Cotral vogliono far par passare un accordo vergognoso”.
Perché “vergognoso”?
“Perché pur di avere un bonus un autoferrotranviere andrà a lavorare con la febbre, non potrà seguire i parenti con disabilità e non potrà usufruire della legge parentale. Ci hanno cercati per questo, dopo che le votazioni per il rinnovo del contratto sono state falsate. Ci sono persone con video che hanno votato tre volte e vorrebbero che qualcuno vigilasse. E poi perché la dignità e i bisogni degli autoferrotranvieri sono stati calpestati da chi dovrebbe tutelari”.
Cioè le organizzazioni sindacali?
“I sindacalisti sono una faccia diversa della stessa azienda. Le nostre battaglie sono per l'utenza, la gente non viaggerebbe sicura perché un tranviere che non ha un recupero psico fisico mette a rischio la sicurezza”.
Scusi ma l'accordo è una proposta che la parte datoriale pone ai dipendenti. Perché “vergogna”?
“L'accordo è del 29 luglio, come sempre quando gli autoferrotranvieri e le persone normali stanno con la testa alle vacanze loro se ne escono con accordi “estivi”. E' ridicolo che per le Rsu ci sono stati 3 giorni di tempo per le votazioni, mente re su quest'accordo hanno solo il 12 settembre per andare a votare e non si potrà votare in ogni deposito. E' tutto molto strano non abbiamo prove ma fa riflettere”.
E quindi cosa proponete?
“Pe ora 5 assemblee per informare i lavoratori quello che appare e che hanno capito poco. Loro hanno la libertà di portare l'accordo ai legali. Ma l'azienda avrebbe anche minacciato che se non passa questo accordo, potrebbero far saltare tutti gli accordi di secondo livello”.
E come potreste reagire?
"A norma di legge dovremmo bloccare il servizio perché non è rispetta la sicurezza. La legge sulla sicurezza non è applicata come dovrebbe”.
Il Cotral che situazione sta vivendo?
“Ha problemi locali in ogni deposito, tipo bus senza sedili poi c'è un discorso come quello della sicurezza che non viene rispettata”.
Che ne pensa dei manager Giana e Colaceci?
“Io la presidente con i capelli rosa non l'ho mai incontrata. Quando l'hanno nominata era una speranza. Ora non più”.