Roma
Trasporto pubblico, lite sul referendum. Da tranvieri Atac e Tpl il "no" al nuovo contratto
I lavoratori di Atac e Roma Tpl bocciano l'ipotesi di rinnovo del contratto di lavoro nazionale degli autoferotranvieri. È quanto emerge dai risultati del referendum di validazione che si è tenuto nei giorni 15, 16 e 17 dicembre. In Atac, su 5.940 votanti, i lavoratori contrari all'ipotesi di accordo sono stati 3.382, a fronte di 2.470 favorevoli, mentre 26 sono state le schede bianche e 62 quelle nulle. Tra i lavoratori di Roma Tpl, il consorzio che gestisce le linee periferiche, su 711 votanti i contrari sono stati 481 e i favorevoli 205 (1 scheda bianca e 24 nulle).
Maggioranza di voti favorevoli invece in Cotral, dove su 1.630 votanti hanno detto 'sì' 1.100 lavoratori e 'no' 520 (2 schede bianche e 8 nulle). Infine, tra gli altri privati del Lazio, su 859 votanti i 'sì' sono stati 784, i 'no' 68 (2 schede bianche e 5 nulle).
Il forte risultato romano preoccupa i sindacati perchè si discosta dal risultato nazionale: i lavoratori del comparto autoferro hanno infatti approvato l'accordo raggiunto per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Se a livello regionale, hanno comunque prevalso i favorevoli all'accordo, seppure di misura: su 9.010 voti utili infatti 4.559 sono stati i 'sì' a fronte di 4.451 'no', in tutta Italia, si è espresso a favore il 64,89% dei votanti, contrari il 35,1%.
Come si legge nel verbale del comitato elettorale nazionale, al referendum avevano diritto al voto in tutta Italia 100.069 lavoratori. Di questi, 61.303 (il 61,26%) hanno partecipato al voto, per un totale di 60.580 voti validi. I sì sono stati 39.263 (64,89%), i no 21.242 (35,1%). Schede bianche 312 (0,5%), schede nulle 481 (0,79%). Cinque le schede contestate.