Roma

Trombata alle elezioni rientra al Comune: Garante animali, Prestipino in pole

Patrizia Prestipino è il nome top secret scelto da Gualtieri per il Garante dei diritti degli animali. Un paracadute che umilia le associazioni

Sei del Pd? Hai un cane? Sei stata trombata alle ultime elezioni? Niente paura, l'appartenenza alla fratellanza ti garantisce un incarico. Funziona così a Roma, dove persino per il Garante dei diritti degli animali “casualmente” viene occupato dal Pd come se fosse una poltrona.

E' il caso di Patrizia Prestipino, donna solare e sempre sorridente, una lunga militanza nel partito, partendo dalla base, ma unita alla collega Cirinnà esperta di animali e cucce-cassaforte – e per questo derisa e infilata in un collegio perdente – che alle elezioni del 25 settembre scorso non ce l'ha fatta: trombata e rispedita a casa con cani e gatti, perché non più utile al partito.

Il cv corrisponde ai requisiti vaghi richiesti dal Comune

Ora l'ottima Prestipino, Garante animalista in pectore, costretta per anni dagli impegni politici magari ad affidarsi a una dog sitter per i suoi animali domestici, risponde perfettamente ai requisiti farlocchi inventati dal Gabinetto del sindaco per l'incarico delicatissimo di tutelare i diritti degli animali romani: una popolazione di felini, canidi, pappagalli e spesso pure serpenti che i cittadini della Capitale ospitano nelle case. Col suo cv di presidente di Municipio, ex Margherita e co-fondatrice del Pd, ma anche assessore provinciale con Zingaretti, candidata a sindaco di Roma e responsabile degli animali per conto del partito, risponde alla figura individuata dal Comune di Roma più delle tante associazioni animaliste che si sbattono ogni giorno nelle strade per salvare gli animali e poi è del Pd e quindi è una garanzia.

"Sul territorio per i diritti di tutti. Animali compresi"

D'altronde lo scrive anche sul sul profilo social: “Sempre sul territorio, combatto per i diritti di tutti, animali compresi”. E se non bastasse a sostenere la candidatura, sempre dal cv “Nel luglio del 2018 ha presentato, insieme alla collega di partito Stefania Pezzopane, un disegno di legge per inserire nel codice civile delle disposizioni per la tutela degli animali”, rimasto sulla carta per manifesta insensibilità di una classe politica. Quando c'è un cane di mezzo e che possibilmente vive in una famiglia che vota, il Pd è sempre in prima linea. Diritti o dritti?