Roma
Truffa del finto nipote contro quattro anziane: arrestata una banda di campani
Quattro colpi andati a segno ai danni di quattro donne anziane. Dopo l'ultima truffa gli agenti della Polizia hanno individuato i tre truffatori
Una banda di tre truffatori di origini campane è stata arrestata dalla Polizia a Roma, dopo aver messo in atto la truffa del finto nipote ai danni di quattro donne anziane tra dicembre 2022 e marzo. Negli stessi giorni i Carabinieri hanno arrestato un 22enne napoletano a Centocelle per la stessa ragione.
In tutti i casi la tecnica è stata sempre la stessa: i truffatori contattavano la vittima fingendosi un suo nipote e dicendo di aver bisogno di aiuto nel saldare un debito, pena guai giudiziari. Il creditore avrebbe poi mandato un addetto, in realtà uno dei complici, per raccogliere la somma di denaro richiesta.
I colpi messi a segno dalla banda
La prima vittima è stata una donna di 86 anni, truffata a dicembre 2022. Fingendosi il nipote dell'anziana, uno dei tre truffatori ha detto alla donna che sua madre (figlia della vittima) aveva bisogno di 30mila euro per l'acquisto di un immobile e che un emissario sarebbe passato a casa sua per ritirare il denaro. L'anziana ha quindi consegnato all'uomo 30mila euro più altri 30mila euro in gioielli e monili d'oro. Quando si è accorta della truffa, l'86enne ha sporto querela. In casa sua c'era una telecamera di sorveglianza che ha immortalato l'uomo che era venuto a ritirare il denaro, permettendone l'identificazione fotografica.
Un'altra vittima, sempre 86enne, ha riferito di essere stata truffata ai primi di gennaio. Stavolta il “gioco” è stato più articolato. Il 4 gennaio è stata contattata da un uomo che, spacciandosi per suo nipote, le ha chiesto l'autorizzazione a ritirare un pacco a suo nome. La donna allora ha mandato suo marito alle Poste per svolgere la commissione. Poco dopo la donna è stata ricontattata dal finto nipote che la informava che un addetto sarebbe passato a ritirare un pagamento. L'uomo, fingendosi sconvolto, le aveva detto che tutta la famiglia rischiava una denuncia se non fossero stati pagati quei soldi. Poco dopo è arrivata un'altra telefonata, questa volta da un sedicente maresciallo dei Carabinieri che confermava quanto detto dal finto nipote e addirittura minacciava degli arresti. E così quando l'addetto è arrivato a casa sua, l'anziana spaventata gli ha consegnato 1000 euro in contanti e altri 15mila euro tra monili e gioielli d'oro.
Pochi giorni dopo, il 9 gennaio, è toccato a una donna di 76 anni. Il finto nipote innanzi tutto lo ha invitato ad andare in farmacia per sottoporsi a un tampone, perché era positivo, e poi gli ha parlato delle difficoltà economiche che stava attravetrsando. In particolare avrebbe dovuto ripagare un debito da 8mila euro. A confermare la cosa è stato il finto direttore di un ufficio postale. L'anziano ha quindi consegnato al consueto addetto 400 euro in contanti e circa 6500 euro in monili a gioielli.
Infine l'ultimo colpo è stato messo a segno a San Basilio nei confronti di una 79enne. Questa volta la cifra raccolta dai truffatori è stata ingente: ben 49000 euro.
Le indagini e l'arresto
Viste le tante denunce e la somiglianza tra questi casi, la Squadra Mobile del Distretto Fidene-Serpentare ha avviato delle serrate indagini. In zona Fidene gli agenti hanno notato un uomo che si aggirava per il quartiere con fare sospetto, che poi è salito su una Mercedes Classe A. I poliziotti li hanno seguiti sul Raccordo e dopo essere usciti a Settecamini li hanno fermati per un controllo. Nell'auto sono state trovati i 49mila euro ceduti dall'ultima vittima. È scattato quindi l'arresto per i tre malviventi, che sono ora gravemente indiziati di truffa aggravata. Per uno dei tre è scattata l'accusa anche di estorsione. Si tratta di tre uomini di 43, 24 e 20 anni, di origini campane.
Il caso di Centocelle
A Centocelle è stata tentata la truffa del finto nipote contro un'anziana di 83 anni. Il truffatore, un napoletano di 22 anni già noto alle forze dell'ordine. Il copione è sempre lo stesso: il finto nipote le ha detto di aver contratto un debito di 4mila euro con le Poste chiedendole di aiutarlo a saldarlo, per evitare guai giudiziari. L'anziana è stata quindi informata che un addetto si sarebbe recato sotto casa sua per prendere il denaro. La donna si è insospettita e, memore delle raccomandazioni ricevute in un incontro con i Carabinieri, ha avvertito i Carabinieri di Centocelle che sono subito intervenuti. Il 22enne ha tentato la fuga, ma è stato arrestato.