Roma

Tutti a letto ma questa non è influenza. "Il peggio deve arrivare". L'allarme

di Alberto Berlini

Romani già a letto con febbre, raffreddore e tosse, ma questa non è la vera influenza. Affaritaliani.it ha chiesto a Pier Luigi Bartoletti, vice segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di famiglia di anticipare quali saranno gli effetti della prossima ondata influenzale.

Inanzitutto Professore, l'influenza è già arrivata?
"No, assolutamente no, quello a cui stiamo assistendo in questi giorni sono solo patologie da raffreddamento dovute all'instabilità metereologica e ai primi raffredamenti stagionali. Nulla di preoccupante ed è assolutamente sconsigliato prendere antibiotici per un po' di febbre. L'innalzamento della temperatura è una risposta immunitaria del nostro corpo che serve a proteggerci, per cui se state male state a casa, riguardatevi e non imbottitevi di farmaci per uscire ad ogni costo"

Quando invece è previsto l'impatto dell'influenza vera e propria?
"I virus che provvocano la cosidetta influenza appartengono a quattro ceppi principali statunitense, australiana, asiatica e asiatica: l'A/H1N1 California è un virus già conosciuto, mentre l'A/H3N2 svizzero e il B/Phuket e B/Brisbane rappresentano delle nuove varianti, ma non molto distanti dai virus che hanno circolato gli scorsi anni. Essi non arriveranno a Roma prima di gennaio, mentre al nord Italia si potrebbe verificare con qualche settimana di anticipo. Tutto dipenderà dal clima che influenza in maniera diretta la diffusione e l'insurgenza dei virus".

Ci dobbiamo aspettare una influenza più cattiva dello scorso anno quando a febbraio nelle settimane di massima virulenza  80mila romani finirono a letto?
"No, la patogenicità potrebbe essere identica se non addiriuttura più lieve rispetto allo scorso anno poichè i ceppi virali non presentano mutazioni. Per cui chi si è ammalato lo scorso hanno ha buone probabilità di scamparla"

Quando sarà opportuno procedere alla vacinazione?
"Poichè il vacino ottiene la sua massima efficacia nel terzo mese successivo alla inoculazione, sarebbe opportuno aspettare almeno novembre per non arrivare all'anno nuovo con le difese già abbassate".

Note per tutti, i virus dell’influenza sono ospiti invadenti che possono sopravvivere anche 12 ore, su superfici dure: un solo starnuto può contenere 40 mila micro goccioline di saliva, il mezzo su cui i virus circolano favorendo il contagio, e sono in grado di coprire anche distanze di 4 metri.