Roma
Tv, Itr vince al Consiglio di Stato: gli impianti di trasmissione sono salvi
Sospesa la sentenza del Tar che imponeva la disattivazione di oltre cento installazioni della società nel Lazio
Il Consiglio di Stato, con l'ordinanza numero 980 dello scorso 25 febbraio, ha sospeso la sentenza del Tar capitolino che imponeva la disattivazione di oltre cento impianti Tv della società Itr dislocati nel territorio della Regione Lazio.
La Itr trasmette sui canali del digitale terreste 90 (Itr), 272 (Itr News), 623 (Itr Ragazzi) e 684 (Itr Magazine) ed è un'emittente locale che ha investito ingenti capitali nell'attività di operatore di rete, cercando di ottimizzare la sua rete trasmissiva, coprendo così l'intero territorio regionale. Il Ministero dello Sviluppo Economico aveva autorizzato la copertura regionale con specifici titoli abilitativi contestati dinanzi al Tar da Ambiente e Società Srl (Teledonna) che trasmette sulla stessa frequenza di Itr su Roma.
I difensori della società Antonino Galletti e Massimo Oddo hanno così commentato l'esito cautelare favorevole: "La decisione del Consiglio di Stato, che ha opportunamente lasciato inalterata la situazione di fatto attuale, ci fa ben sperare per la prossima fase di merito, dove auspichiamo il riesame definitivo della posizione della nostra assistita Itr". I legali hanno poi aggiunto che "i giudici di Palazzo Spada hanno opportunamente salvato dall'ingiusto spegnimento una storica emittente, garantendo il mantenimento di tutti i suoi livelli occupazionali".