Roma
Uccide la moglie a colpi di pistola, poi la confessione. Si indaga sul movente
L'uomo, un pensionato di 76 anni, avrebbe vigilato sul corpo della moglie prima di confessare il delitto all'avvocato
Ha ucciso la moglie e poi, dopo 24 ore, si è recato dal suo avvocato per confessare il delitto. Il legale ha poi avvisato le forze dell’ordine che hanno trovato il cadavere della donna nell’appartamento dove i coniugi vivevano, a via Mascagni, nel quartiere quartiere Trieste.
Secondo quanto raccontato alla Polizia, l’uomo, un pensionato di 76 anni, avrebbe vegliato il cadavere della moglie fino a quando non ha deciso di recarsi allo studio dell’avvocato in zona Prati, dove poi ha confessato il delitto. Il corpo della moglie, 72 anni, è stato così trovato nel pomeriggio di lunedì 21 giugno nella palazzina dove i coniugi vivevano da diversi anni.
Il corpo della donna era sdraiato sul divano, colpito da diversi proietti ma fatale uno diretto alla testa. L’uomo, un ex manager ormai in pensione e con regolare porto d’armi, non ha voluto spiegare le motivazioni del gesto. Ad accompagnare la Polizia nell’appartamento, anche la figlia della coppia, sconvolta per la tragedia. Le forze dell’ordine hanno quindi avviato le indagini per capire il movente.
Domenica 20 giugno la coppia si era recata al mare, una giornata come le altre. Ma al ritorno a casa, il 76enne ha deciso compiere il gesto, sparando alla moglie. Dopo aver confessato, è stato poi convalidato l'arresto per omicidio.