Roma

Uccide la moglie con un mortaio poi si impicca in giardino

Ha ucciso la moglie colpendola con forza con un oggetto pesante, probabilmente un mortaio. Poi dopo aver visto il corpo in terra ormai esanime ha preso una corda, è uscito nel giardino della villetta a due passi da Roma, ha chiuso un nodo scorsoio e si è lasciato appeso ad un ramo di un albero.
Un omicidio suicidio che ha portato l'orrore in una villetta all'Infernetto. La scoperta dopo che una telefonata aveva avvertito i Carabinieri di una violenta lite in corso nella villetta dove viveva la coppia, al civico 32 di via Valfloriana. Una volta sul posto i militari hanno trovato il corpo della donna 58enne vestita in bagno. L'uomo, un ex colonnello dell'aeronautica in pensione era appeso per il collo ad un albero in giardino.

"Non abbiamo sentito urla, rumori particolari, abbiamo solo visto i Carabinieri davanti al cancello della villa ed abbiamo capito che era successo qualcosa di brutto". Lo raccontano alcuni vicini di casa della coppia trovata morta in via Valfloriana all'Infernetto. "Erano persone gentili e tranquille - spiegano - lei era sempre in giardino a curare le piante. Non avremmo mai detto potesse accadere una sciagura simile".
Uno dei residenti che li conosceva ‎meglio aggiunge che ‎"il marito Carlo R. era un collaudatore di Tornado ex colonnello dell'Aeronautica militare che in pensione ha continuato a lavorare per un'azienda privata: vendeva aerei e viaggiava molto. Da anni si curava per un brutto male. Non era depresso, forse stanco e un po' giu' per le frequenti ricadute. La moglie Gisella N. era piena di vita, molto attiva. Non avevano figli ma avevano tanti interessi".