Roma
Uccise il marito nel 2002 e fece sparire il corpo: americana arrestata a Roma
I poliziotti hanno arrestato nella notte la donna, una statunitense di 59 anni: era ricercata dalle autorità di tutto il mondo per omicidio
Uccise brutalmente il marito e fece sparire il corpo: i poliziotti del Reparto Volanti della Questura di Roma hanno arrestato nella notte Beverly Mc Callum, statunitense di anni 59. La donna era ricercata dalle autorità per omicidio dal 2002.
Gli agenti, grazie al sistema alloggiati, hanno fermato la donna intorno alle ore 2 di notte in via Arola 53, presso la struttura Papillo Hotel and Resort, nei pressi di Casal del Marmo, nella Capitale. Il rintraccio nelle banche dati, secondo quanto si apprende, è stato messo dall'Interpol.
La donna era ricercata in tutto il mondo dal 2018 perché accusata di aver ucciso, insieme ad altri 2 complici, il marito nello loro casa nel Michigan. La notte scorsa, grazie al servizio di controllo delle strutture ricettive, la sala operativa della Questura di Roma, ha inviato un equipaggio della Polizia di Stato presso un albergo di lusso nella zona di nord ovest della capitale perché una persona lì registrata risultava ricercata.
Gli agenti del Reparto Volanti hanno trovato la cittadina statunitense di 59 anni, che viaggiava insieme al figlio adolescente. I successivi accertamenti, spiega una nota della questura, hanno stabilito che la donna dal 2018 era ricercata per aver commesso nel 2002, insieme a 2 complici, l’omicidio del marito. Il corpo dell’uomo era stato dato alla fiamme subito dopo il delitto e solo 13 anni dopo si era giunti all’identificazione della vittima. Quando la donna ha capito di essere nel mirino degli investigatori è fuggita dagli USA per andare in Pakistan, e a quel punto è stato emesso un mandato di cattura, inserito a livello mondiale.
Il provvedimento, gestito dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia Interpol – Unita’ Nazionale Europol – S.I.RE.N.E. , è stato notificato alla 59enne che, al termine degli atti di rito è stata condotta nel carcere di Rebibbia a disposizione della Magistratura. Il figlio adolescente è stato “preso in carico” dai Servizi Sociali del Comune di Roma.