Uccise in metro con un ombrello, Doina torna in semi-libertà

Si' della Procura Generale al ripristino della semiliberta' per Doina Matei, la romena condannata a 16 anni per aver ucciso nel 2007 nella capitale, con la punta dell'ombrello conficcata in un occhio, la 23enne Vanessa Russo nel corso di una banale lite scoppiata in metropolitana. Il tribunale di sorveglianza di Venezia si e' riservato di decidere nei prossimi giorni.

Ho capito di aver compiuto una leggerezza, non pensavo che per una foto pubblicata su un giornale scoppiasse tutto questo scandalo. Me lo sarei immaginato quando un anno fa circa mi e' stata concessa la semiliberta'. Chiedo scusa a tutti, anche alla famiglia di Vanessa Russo, so che non mi perdonera' mai ma la mia e' un'espiazione interiore". Cosi' Doina Matei, la romena condannata a 16 anni l'omicidio di Vanessa, si e' rivolta al giudice della sorveglianza del tribunale di Venezia nell'udienza dedicata al ripristino della semiliberta'. Un interrogatorio, quello della ragazza, che i suoi difensori hanno definito "molto toccante".

Il beneficio della semiliberta', concesso a Doina Matei 9 mesi fa, era stato sospeso il 12 aprile scorso dal tribunale di sorveglianza di Venezia per le polemiche scoppiate a seguito della pubblicazione su Facebook di alcune fotografie che ritraevano la romena sorridente al mare o al bar. Un peccato di vanita' secondo gli avvocati Nino Marazzita e Carlo Testa Piccolomini che questa mattina al giudice hanno spiegato come questa pubblicazione di foto "non costituisca affatto un 'vulnus' al processo rieducativo e di recupero" che Doina ha intrapreso da tempo con successo.