Roma
Ucciso da fuoco amico nel blitz per liberare Soffiantini. Due Nocs nei guai per falsa testimonianza
Rinvio a giudizio per Stefano Miscali e Claudio Sorrentino, due degli agenti del Nocs che, nel 1997, parteciparono al tentativo di liberazione di Giuseppe Soffiantini, imprenditore operante nell'ambito del settore tessile bresciano all'epoca nelle mani dei sequestratori.
A Riofreddo il blitz fallito, nel corso del quale, durante un conflitto a fuoco con uno dei sequestratori, perse la vita l'agente Samuele Donatoni. Ad uccidere involontariamente il collega, in quella circostanza, sarebbe stato Miscali, che poi insieme a Sorrentino avrebbe accusato dell'omicidio uno dei malviventi. A Sorrentino, inoltre, viene contestato anche il reato di falsa testimonianza. Lo ha deciso il gup Simonetta D'Alessandro che ha accolto le richieste dei pm Elisabetta Cenicccola ed Erminio Amelio. Calunnia è il reato contestato ad entrambi gli imputati, nei confronti del solo Sorrentino è ipotizzata anche la falsa testimonianza.
Soffiantini venne rilasciato il 9 febbraio 1998, dopo 237 giorni di prigionia e previo pagamento di un riscatto dell'ammontare di 5 miliardi di lire. Giovanni Farina venne arrestato poi in Australia, ancora latitante l'ogliastrino Attilio Cubeddu.