Roma
Ucciso di botte, incaprettato e rapinato. Bloccato ad Amburgo il killer romeno
E' stato arrestato ad Amburgo, in Germania il presunto omicida di Michelangelo Salpietro, ritrovato incaprettato con le mani legate e seminudo nel suo appartamento di via Portuense il 26 luglio del 2013. Si tratta di un romeno di 26 anni, Florin Vadut Ibanescu, rintracciato dopo una lunga e articolata indagine della Sezione Omicidi della Squadra Mobile.
Originario di Potenza, Michelangelo Salpietro lavorava come direttore dell’archivio storico dei Cavalieri del Lavoro: a dare l'allarme fu il fratello che non lo sentiva da alcuni giorni. L'uomo era stato picchiato violentemente, probabilmente dopo un rapporto sessuale.
Nel corso dell’esame autoptico sul corpo dell'uomo furono riscontrate gravi lesioni al volto e fratture, così da ipotizzare che le cause del decesso, probabilmente avvenuto intorno alla notte del 24 luglio, fossero state causate da problemi respiratori a causa delle gravi lesioni.
Dalle prime indagini emerse che il 59enne frequentava un ragazzo dell’Est Europa: attraverso il traffico telefonico, intercettazioni e testimonianze furono raccolti gravi indizi nei confronti di Ibanescu. Secondo la ricostruzione degli investigatori, il ragazzo avrebbe immobilizzato la vittima e rapinato di due telefoni cellulari, un orologio, una collana d’oro e dei contanti. Sanpietro sarebbe riuscito a liberarsi, e quel punto Ibanescu lo avrebbe percosso violentemente e immobilizzato nuovamente, lasciandolo in fin di vita e terra in camera da letto.
Il rumeno subito dopo l'omicidio rientrò in Romania, in località Vaslui, suo luogo di nascita; qui avrebbe prima utilizzato e poi venduto uno dei telefoni cellulari sottratti alla vittima, raccontando ad alcune persone quanto da lui commesso.
Poi il trasferimento insieme alla compagna in Germania nella città di Amburgo, dove ha lavorato fino all'estate del 2015, facendo poi perdere le proprie tracce anche in quel Paese.
Ottenuto il Mandato di Arresto Europeo è stata avviata una intensa collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia ed i collaterali uffici di polizia tedesco e romeno, grazie alla quale il ricercato è stato localizzato e arrestato proprio ad Amburgo nei giorni scorsi.