Roma
Ucraina, la guerra in diretta con videogiochi, belle ragazze e esercitazioni
Professione Reporter analizza le tecniche di comunicazione dell'invasione Russa. L'effetto social
Guerra in Ucraina, mai come nel passato le informazioni sul conflitto sono state a portata di mano per lettori e spettatori. E' la riflessione che Giulia Aubry fa sul sito specializzato Professione Reporter e che mette a confronto le guerre di Iraq e Kuwait decisamente più crude.
“Soprattutto se si pensa alle immagini dell’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq nel 1991 o alla storia delle incubatrici distrutte nell’ospedale di Al-Addam a Kuwait City. Una narrazione fortemente emotiva presentata da tutti i media del mondo, ma che si scoprì solo un anno dopo essere stata costruita a tavolino dalla società di comunicazione Hill & Knowlton”.
Tra informazione e siti di controinformazione, l'approfondimento di professionereporter.eu arriva alla conclusione che, “Il vecchio adagio “la prima vittima della guerra è l’informazione” assume così oggi una ulteriore nuova sfumatura e il lettore/spettatore non sa se indignarsi o cliccare sul cuoricino in basso a destra, in modo che al prossimo accesso gli vengano segnalati contenuti più adatti ai suoi gusti”.