Roma

Ucraina Russia, il conflitto spazza via il Covid dai social

I parlamentari italiani hanno iniziato a parlare di Ucraina sui social solo nelle ultime 48 ore

Dopo due anni il Covid non è più in trend sui social: a essere protagonista il conflitto fra Russia e Ucraina con un picco nelle ultime giornate. Come osservato da una ricerca di SocialCom, nonostante la crisi in est Europa fosse alle porte già da settimane, i politici italiani hanno iniziato a occuparsene sui social solo nelle ultime 48 ore.

Picco delle interazioni sul tema Ucraina – Russia nelle ultime 24 ore. Una ricerca condotta da SocialCom, con l’ausilio della piattaforma Blogmeter, ha analizzato le conversazioni sul web tra il 15 e il 23 febbraio. Dalle prime ore del mattino del 24 febbraio, inoltre, si registra un vero e proprio picco delle conversazioni, segno che gli italiani stanno seguendo con apprensione l’evolvere della situazione.

Picco di condivisioni da lunedì 21

Considerando il periodo di rilevazione, le mentions (original post) riferite al tema Covid sono state 127,14K, mentre quelle riferite all’Ucraina 177,12K. La vera svolta nell'andamento c'è stata però lunedì 21 febbraio quandoVladimir Putin ha riconosciuto le repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk.

Stesso trend per quanto riguarda l'engagment: per quanto riguarda l'Ucraina è stato di 12,72 M mentre per quanto riguarda il Covid di 6,98. Fra le parole più cliccate vi sono: Putin, guerra ed energia.

Boom di Tiktoker

A preoccuparsi dell'invasione della Russia in Ucraina anche i giovanissimi. Su Tik Tok, una delle piattaforme più utilizzate dagli adolescenti, spopolano i video sulla guerra. Sono molti i ragazzi a esprimere preoccupazioni per le scelte di Putin e su quello che accadrà in futuro.

I politici in ritardo sul tema

Secondo l'indagine di SocialCom il dato curioso è che i politici si siano iniziati a occupare del conflitto sui social molto più tardi rispetto al resto della popolazione. Sulle principali bacheche e profili dei parlamentari è ancora il Covid il tema più diffuso. La politica, dunque, si mostra un po’ in ritardo e non in completa sintonia con l’umore e le preoccupazioni del Paese. SocialCom nel report aggiunge: "E’ una tendenza che si registra molto spesso nell’ultimo periodo e non è limitata solo all’oggetto di questa ricerca. Spesso sono gli utenti a dettare l'agenda dei politici e non viceversa".

 

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