Roma
Ultima spiaggia dei pendolari: un partito. Sulla Roma Lido si scrive il programma



Non idee astratte e fumose valide solo per la propaganda elettorale, ma interventi mirati per migliorare la vita delle migliaia di persone che si spostano sulle linee metropolitane della città. Un vero e proprio programma che i pendolari, siano quelli del "trenino blu" del quadrante nord, che il bacino sud che sferragliano tra Roma e Ostia, hanno pensato di scrivere e consegnare in dote al prossimo sindaco di Roma. Sempre che gli stessi pendolari non vogliano unirsi a partito, determinante per vincere le prossime elezioni.
E' infatti chiaro che la campagna elettorale si giocherà proprio sulle periferie e sui programmi per la ricucitura urbana. Per i candidati dei partiti tradizionali non certo un terreno facile: i tour sui mezzi pubblici additati come presa in giro dai pendolari sempre più esasperati dalle condizioni dei mezzi sempre più fatiscenti e orari irregolari.
Così, in attesa del treno per arrivare al lavoro o tornare a casa c'è chi ha deciso di mettere insieme le idee per una mobilità nuova. "La rubrica "Il trenino dei desideri ||Un programma elettorale per muovere Roma", si propone come strumento per tracciare gli obiettivi che il futuro sindaco dovrà, o almeno dovrebbe, conseguire nei cinque anni di mandato in tema di mobilità. Un programma completo, orientato alle strade ferrate, che non prevederà “fantaprogetti” né tanto meno il completo fermo per nuovi cantieri: in sostanza poche nuove ma significative infrastrutture e un grande lavoro di ristrutturazione della rete esistente.
"Non ci aspettiamo che questo lavoro venga pienamente condiviso da tutti lettori, ma l’augurio è che riesca quantomeno a stimolare il dibattito pubblico su un tema che da troppo tempo è passato in secondo piano o è utilizzato per futili proclami - scrivono i pendolari - abbiamo constatato una certa vaghezza con la quale gli aspiranti sindaci parlano di Roma. Fino ad ora sono stati tracciati imprecisati scenari sulla mobilità, la rigenerazione urbana, l’indirizzo che si vuole dare all'Urbe: sembra quasi che Roma sia più una conquista da Risiko che una metropoli da governare effettivamente".