Roma

Ultimatum Ama, l'ok al bilancio slitta ancora: “Rischio stangata per i romani"

Venerdì la nuova assemblea dei soci, nella speranza di ottenere l'atteso via libera

I conti di Ama non tornano, slitta ancora l'approvazione del bilancio da parte dell'Assemblea dei soci. Il 4 febbraio l'ennesima seduta deserta, venerdì il nuovo appuntamento; sul tavolo i nodi investimenti, il piano industriale e il rischio "stangata".

 

Alla vigilia dell'ultima convocazione dell'assemblea dei soci esplode l'allarme Ama, il cui futuro è più che mai incerto. "C'è una certa preoccupazione per l'azienda, per questo abbiamo chiesta l'intervento degli assessori Montanari e Lemmetti - dichiara Valeria Baglio, consigliera Pd in Campidoglio - Vogliamo sapere il futuro in merito al bilancio 2017. In primo piano c'è il tema dell'apertura delle banche, con credito assicurato fino al 28 febbraio". Senza l'adozione del documento la municipalizzata dei rifiuti, di cui il Comune è socio unico, non potrà infatti adottare le linee guida, ad esempio, in tema di raccolta dell'immondizia, o del piano industriale.

"Sono tre sostanzialmente le questioni aperte: approvazione del bilancio 2017 da assemblea dei soci, il piano industriale e il contratto di servizio - ricorda ancora Baglio, che attacca - Qui si perde di vista l'interesse pubblico. Lo scenario che si sta prefigurando è che non ci sono investimenti in vista, quindi l'azienda sarà destinata a restare dipendente da altre città e regioni. Aumenterà inevitabilmente la Tari, è l'unico modo”.

“Raggi deve poi dire come chiudere il ciclo dei rifiuti, quali sono gli investimenti all'orizzonte, rendere autonoma l'azienda - prosegue la consigliera Dem - Stanno nascondendo la polvere sotto il tappeto, ma prima o poi tutto esploderà. La mancanza di comunicazione tra membri dell'azienda e giunta M5S, questo ci preoccupa. Ci allarma per il futuro stesso di Ama, ma anche per come i suoi problemi possono ricadere sui cittadini".