Umberto Eco ha scritto la biografia di Pannella. E' scritto nel libro di Negri
Caccia al volume scomparso scritto da Eco prima de Il Nome della Rosa
di Patrizio J. Macci
Uno scoop editoriale che coinvolge Umberto Eco e Marco Pannella. Una biografia inedita firmata da Eco il cui protagonista è proprio Pannella e le sue battaglie civili. “I libri parlano sempre e comunque di altri libri”, ha scritto Umberto Eco. Così la biografia di Marco Pannella “L’illuminato-Vita e morte di Marco Pannella e dei Radicali” (Feltrinelli Editore) scritta a tempo di record da Giovanni Negri (negli Anni ottanta è stato segretario del Partito Radicale e successivamente parlamentare europeo) dopo la morte del leader radicale, rivela un libro nel libro.
Nel 1975 Eco, che non aveva ancora scritto “Il nome della Rosa”, romanzo che gli diede la popolarità mondiale, aveva lavorato a una biografia di Pannella. Il manoscritto era bello e pronto insieme all’editore che avrebbe dovuto stamparlo. Eco era un ammiratore del politico radicale: “Pannella ha insegnato agli italiani come si fa a diventare liberi, e soprattutto a meritarselo". Scatta dunque l'idea di una biografia.
Nel 1975 annunciano quindi l’imminente pubblicazione del volume, Pannella fa delle prove di titolo: “Questo mio libro avrà per titolo "Una politica da marciapiede". Lo stampa Bompiani e l’uscita è prevista per gennaio. Io per la verità avrei voluto chiamarlo Associazione a delinquere, un titolo più provocatorio sarcastico, emblematico, non ti pare?”
Il manoscritto sparito
Il libro quindi esisteva in forma di manoscritto, il Professore di semiotica e il politico radicale ne avevano discusso, ma poi accadde qualcosa. Scrive Negri riportando le parole di Pannella: “Ma poi Umberto Eco, il curatore del libro e dei tanti nostri dialoghi tra il partito, i caffè, le piazze, le carceri, mi ha ricordato che viviamo in un Paese perfettamente incapace d’ironia e di potere d’astrazione. Siamo rimasti al più aulico Pirandello, gioia dei nostri principi del foro. Non sei più l’essere, ma il sembrare. Con un titolo simile mi ha detto Andrea Ketoff, mio estemporaneo biografo che conserva e tiene in ordine tutti i miei articoli, avresti potuto finir dentro per apologia di reato. O magari per plagio, come Braibanti, essendo notoriamente io mistico che trascina dietro di sé inermi folle in preghiera lungo le rive del Gange, come ha scritto, ahimè, in perfetta buonafede, il solito agiografo di regime”. In seguito Giovanni Negri, che ha visto il manoscritto con i suoi occhi, ha cercato più volte di avere notizie ma non ha mai capito perché il volume non sia mai uscito. Pannella si è sempre rifiutato di dare una risposta completa:
Racconta Giovanni Negri
“Non ho mai capito perché quel libro non fu mai pubblicato. Pannella me ne fece pure leggere le bozze e a brutto muso una volta glielo chiesi, ma farfugliò qualche non spiegazione, da quel che capii con Eco a un certo punto non tutto era filato liscio, o forse il progetto di un proprio libro stava assumendo troppa importanza." Il volume di Negri è ricco di aneddoti della stessa forza , ma sarebbe riduttivo cementarlo in questa storia. E' la biografia definitiva di Pannella attraverso gli occhi di chi ha cominciato la propria attività politica con i Radicali a Torino dentro a un'automobile con tre sedie, un tavolino smontabile e una manciata di penne biro per provare a cambiare la storia di questo Paese. Un testo da leggere sul filo della memoria con la certezza che prima o poi da qualche cassetto salterà fuori anche la biografia scritta da Eco. Forse rimasta sepolta negli archivi della Bompiani o tra le carte di Eco che in questo momento se la ride sornione: proprio lui che ha dedicato un romanzo monumentale a un libro apparentemente perduto, ora è l'autore di un manoscritto che ha avuto il medesimo destino.