Roma

Un anno di Gualtieri: “Lo show all'Auditorium è un monologo e col gobbo”

di Antonio De Santis

Antonio De Santis, capogruppo Lista Civica, analizza la kermesse di Gualtieri per il bilancio di un anno di mandato

Gualtieri sceglie la sala Sinopoli dell’Auditorium per presentare il suo rapporto alla Città. Un breve video di presentazione, poi lo spartito in mano e un “gobbo” a led che lo accompagna per quasi due ore nella lettura di un serrato monologo sotto gli sguardi di consiglieri, assessori e dirigenza Pd.

Tutti fissano il grande palco, accecati dal rosso della scenografia. Un rosso forse troppo intenso per essere “vero”. Ma nella giornata in cui, in vista delle elezioni regionali, crollano per il Pd le certezze del campo largo e le relative possibilità di confermarsi alla guida del Lazio, questo evento dall’aria quasi congressuale sembra essere lo scoglio a cui aggrapparsi per rafforzare la consapevolezza di avere una Città da governare ancora per quattro anni e, soprattutto, per aggrapparsi a questo Sindaco.

Una narrazione della città troppo bella per essere vera

Quello di Diogene con la lanterna era, però, uno sforzo non da poco. Ed ecco che quindi il rapporto alla Città di Gualtieri diventa una narrazione troppo bella per essere vera.

Perché, a volte, un pizzico di realismo e di volo a bassa quota, soprattutto in una città complicata come Roma, vale più del rivendicare risultati e successi che, francamente, non sbrilluccicano quanto il rosso della scenografia del palco che ospita la kermesse. Oltretutto il rivendicato primato delle "pseudo capacità " sarebbe meglio lasciarlo a un Calenda qualsiasi. Ma tant'è.

Il termovalorizzatore aleggia come un fantasma

Varrebbe forse la pena elencare i tanti punti legati ad attività concluse - diremmo la maggior parte dei punti del Rapporto alla Città di Gualtieri - che sono frutto del lavoro della Giunta precedente, ma non crediamo sia necessariamente questo il piano per affrontare il dibattito pubblico intorno a questo primo anno di amministrazione targato Gualtieri. Piuttosto un cenno sulla pulizia della Città. Gualtieri alza il tono della voce quando promette o, minaccia - secondo i punti di vista - la costruzione dell’inceneritore. Dalla platea Dem e partiti satelliti parte un applauso, lui lo cavalca scandendo ancor più forte la parola termovalorizzatore. Nel frattempo, il rosso della scenografia idealmente un po' si sbiadisce e qualcuno, anche tra le prime file, trova il modo di sfilarsi dall’applauso facendosi sorreggere la testa sul palmo di una mano, forse coltivando il dubbio sulla direzione politica da intraprendere.