Roma

Un castello per la curia di Terni. Nuova inchiesta per il "corvo" Chaouqui

Sono in arrivo a Roma, per competenza territoriale, le carte raccolte dalla Procura di Terni su una rete di rapporti allacciati da Francesca Immacolata Chaoqui, esperta di pubbliche relazioni, e dal marito Corrado Lanino, tecnico informatico, chiamati in causa in una indagine su presunti ricatti che avrebbero coinvolto i vertici della Santa Sede. La lobbista coinvolta nello scandalo Vatileaks, sarebbe coinvolta nell'indagine umbra, condotta dal pm Elisabetta Massini, che riguarda la compravendita del castello di San Girolamo, struttura che -secondo l'accusa- sarebbe stata acquistata da una immobiliare considerata vicina alla curia ternana con un'asta sospetta. Proprio dagli accertamenti svolti dal pm Massini, per la questione della compravendita, sarebbe poi emerso il coinvolgimento della Chaouqui. Estorsione e intrusione informatica sono i reati ipotizzati dal pm i cui accertamenti erano scaturiti dal crac della diocesi di Terni di cui monsignor Paglia (alla fine prosciolto da ogni accusa) era stato vescovo per dodici anni.

La Chaouqui era stata arrestata assieme a monsignor Lucio Angel Vallejo Balda dalle autorità del Vaticano: i due erano sospettati di essere i presunti 'corvi' responsabili di una serie di fughe di notizie da cui hanno avuto orgine due pubblicazioni del cosidetto Vatileaks 2. La donna, è in libertà dopo aver deciso di collaborare con i promotori di giustizia della Santa Sede.