Roma
Un fantasma s'aggira sulla Capitale
Di Carlo Patrignani
Un fantasma s'aggira sulla Capitale: non è il fallito comunismo oramai defunto, è la corruzione dilagante e diffusasi come gramigna anche nei piani della Politica degradata o degenerata a puro, lucido, forsennato arricchimento personale. Un fenomeno che per alcuni tratti inequivocabili è una vera e propria patologia.
Dopo Roma Mafia Capitale messa lucidamente in piedi dal compagno Salvatore Buzzi con la '29 giugno, cooperativa affiliata alla potente Lega rossa Coop per dar assistenza ai deprecati immigrati, ecco venir alla luce la dama nera, Antonella Accroglianò, con il suo modello ideato altrettanto lucidamente di pizzini e parole in codice per le tangenti sugli appalti dell'Anas.
Il patologico fenomeno è descritto dal Procuratore generale Giuseppe Pignatone, trattatasi di "una grande pervasività della corruzione e della cattiva gestione del denaro pubblico" da cui emerge una drammatica realtà: "in tre anni e mezzo abbiamo sequestrato - ha rivelato Pignatone - beni di presunta provenienza illecita per circa 3 miliardi, accumulati sia da mafiosi che dai cosiddetti colletti bianchi. Qui più che altrove la corruzione è divenuta il principale strumento d'azione delle organizzazioni criminali". Che del resto erano, seppur in misura minore, presenti negli stessi affari d'oro di Roma Mafia Capitale coi i finanziamenti pubblici diretti all'assistenza dei tanto deprecati immigrati.
Orbene davanti allo squallido scenario di una radicata e diffusa patologia che si sta impadronendo o si è già impadronita? delle traballanti istituzioni in mano alla Politica degradata e degenerata a puro, lucido calcolo di sfrenato arricchimento personale, hanno buon gioco quanti, come Matteo Renzi, dicono che destra e sinistra sono termini obsoleti e privi di senso.
Qui davanti all'bominevole scempio di valori, come onestà, rigore, trasparenza, e alla oscena razzia di risorse, c'è l'identità delle persone: e non è identità umana quella che tutto riduce al puro, lucido, forsennato arricchimento personale e che, pur di perseguire i suoi putridi obiettivi, non considera, anzi calpesta l'esistenza degli altri, cioè di milioni di persone, che pagano il doppio conto salatissimo di non essere considerati e di impoverirsi.
C'è allora bisogno di uno scossone ma, per come sono messe le cose con la incontestabile assenza di uno straccio di progetto di società che lontanamente odori di sinistra, la prospettiva futura oscilla tra la crescita dell'astensione, ossia del non voto, per la dissaffezione verso la Politica e il possibile exploit del M5S solo se è in grado e vuole fare quel salto qualità che lo porti dalla protesta alla proposta, cioè alla cultura di governo per un'alternativa credibile praticabile affidabile alla degradata e degenerata Politica a lucido, forsennato arricchimento personale.