Roma
Un nuovo Circo Massimo. Terminati i restauri
Il commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, accompagnato dal Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali, Claudio Parisi Presicce, ha effettuato oggi un sopralluogo al cantiere del Circo Massimo, in vista dell’imminente termine dei lavori di riqualificazione ambientale dell’area, miranti al recupero del monumento nei suoi valori archeologici, storici e paesaggistici e all’ottimizzazione dell’accessibilità e della fruibilità dell’intera area. I lavori, condotti dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il contributo tecnico di Zetema Progetto Cultura, hanno restituito un nuovo profilo e una nuova leggibilità al monumento, ridefinendo la zona scavata, relativa cioè all’emiciclo, attraverso operazioni di restauro delle strutture e di riqualificazione generale. I margini dell’area archeologica sono stati ridefiniti e, in collaborazione con l’Ufficio Città Storica, provvisti di idonea recinzione di forma semicircolare in corrispondenza dell’emiciclo, seguendo il perimetro della costruzione romana fino all’inizio della spina, ossia della struttura rettilinea che divideva la pista centralmente.
"Si è poi intervenuti per la realizzazione di una terrazza panoramica sul margine meridionale dell’area - comunica la Soprintendenza capitolina ai Beni Culturali - la riqualificazione degli spazi pubblici adiacenti all’area strettamente archeologica e la sistemazione dell’area a verde esterna al recinto archeologico - prosegue la nota - L’obiettivo della valorizzazione è stato perseguito attraverso la realizzazione di nuovi accessi, di sistemazioni planimetriche e morfologiche e interventi per il contenimento del terreno, nuovi percorsi di visita e relativi impianti di illuminazione collegati con essi. Per restituire visibilità alle strutture archeologiche e ripristinare il continuum spaziale tra le diverse quote, raccordandole, sono stati realizzati due piani inclinati che permettono di superare gradualmente il dislivello oggi presente tra il livello dell’area verde, di libera fruizione, e quella del recinto archeologico. Le indagini archeologiche hanno permesso di arricchire il quadro delle conoscenze sul monumento. La riscoperta della strada basolata esterna, in cui spicca una grande vasca-abbeveratoio in lastre di travertino, ha permesso di acquisire una visione del monumento comprensiva anche del suo settore esterno, che possiamo immaginare affollatissimo in antico. Nella zona centrale si trovava un grande arco trionfale, l’Arco di Tito, a lui dedicato in occasione della vittoria giudaica. Le indagini hanno rimesso in luce le basi dell’arco e le sue dimensioni originarie, nonché di recuperare alcuni importanti frammenti architettonici che hanno permesso l’anastilosi virtuale del monumento. La medievale Torre della Moletta (XII secolo) è stata oggetto di un intervento di restauro delle murature antiche e di consolidamento statico. Una scala interna consente di arrivare fino al piano superiore, un punto panoramico sull’area archeologica. I numerosi frammenti lapidei presenti nell’area sono stati in parte anche sistemati ad arredo dello spazio aperto. In particolare ai piedi dell’emiciclo palatino sono stati collocati alcuni elementi provenienti dall’edificio antico (gradini, cornici, capitelli, soglie, etc.) e nello spazio antistante la torre, adeguatamente disposti, alcuni frammenti architettonici di marmo lunense provenienti dallo scavo dell’arco di Tito. Le indagini geofisiche condotte in collaborazione con l'ISPRA ( Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) hanno permesso di localizzare in profondità i resti della spina del circo, la lunga piattaforma al centro della pista decorata con statue, tempietti e i due grandi obelischi egizi ora in piazza S. Giovanni in Laterano e in Piazza del Popolo, e i probabili limiti, ossia le Metae, grandi segnacoli intorno ai quali giravano i carri. Un dettagliato resoconto scientifico sui ritrovamenti degli scavi archeologici dell’area potrà essere fornito in occasione di un convegno organizzato appositamente che si terrà il prossimo 9 maggio all’Auditorium dell’Ara Pacis".