Roma
Un ponte di epoca romana è il regalo del cantiere infinito della Tiburtina
Le indagini archeologiche della Soprintendenza sulla Tiburtina fanno venire alla luce un ponte romano di epoca imperiale
Dalle prime analisi, risale all’epoca imperiale il ponte romano i cui resti sono stati trovati durante le operazioni di allargamento della Tiburtina. La struttura è venuta alla luce durante le indagini archeologiche della Soprintendenza Speciale di Roma per i lavori del Comune di Roma, condotte in occasione dell’allargamento della Tiburtina, all’altezza dell’undicesimo chilometro della via.
“Roma ci sorprende sempre con le testimonianze della sua storia millenaria” ha dichiarato Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma, sottolineando poi come la scoperta archeologica non fermerà l’allargamento della Tiburtina. Lo ha ribadito anche l’Assessore ai Lavori pubblici di Roma Capitale, Ornella Segalini: “Riguardo all’avanzamento dei lavori per la costruzione del previsto ponte del Fosso di Pratolungo, grazie alla sinergia fra l’Assessorato e la Soprintendenza Speciale di Roma, sono già state individuate le soluzioni adeguate per realizzare il nuovo ponte senza che si subiscano ritardi sul cronoprogramma già stabilito”.
La storia che riemerge
Sotto la direzione di Fabrizio Santi, archeologo della Soprintendenza Speciale di Roma, insieme all’azienda di indagini archeologiche Land srl, continueranno gli studi sulla storia del ponte, di cui sono già state fornite le informazioni sulla sua funzione dell’epoca. La sezione ritrovata è un’arcata a tutto sesto, edificata con grandi blocchi di travertino fissati con incavi rettangolari, rinforzati da uno spesso strato di cemento. Mancante è invece la chiave di volta: in età medioevale parte del ponte fu demolita. La struttura era stata costruita per permettere l’attaversamento del Fosso di Pratolungo, in prossimità dell’Aniene. Dall’analisi della cartografia storica della zona, il ponte fu edificato in punto critico a causa delle frequenti esondazioni, come attestato anche dai vari strati alluvionali del fosso che si sono creati nel corso del tempo. Lo scorso inverno, era stata ritrovata un’altra sezione della struttura a distanza di 25 metri, risalente però ad un’epoca anteriore, individuata nel terzo e quarto secolo avanti Cristo.