Una discarica nello stadio della Roma. Campo Testaccio, la storia sepolta. LE FOTO
di Francesco Ciccolella
La gloria di Campo Testaccio si è persa tra le erbacce, sepolta da un enorme mucchio di sterpaglie. Ridotta ad un rifugio per senza tetto ed abusivi: a distanza di cinque mesi dalla riassegnazione al Comune non c'è traccia di un serio piano di riqualificazione dell'area.
La storica sede delle gare della Roma dal '29 al '40, è stata per mesi al centro di un'intricata vicenda giudiziaria, che si è risolta poi grazie alla sentenza del Consiglio di Stato del settembre 2015, con l’intera area riassegnata al Comune di Roma, atto successivo alla bocciatura del progetto di realizzare una serie di box interrati e un parcheggio da settanta posti, per poi ricostruire il campo con tribune e spogliatoi, presentato dal Consorzio Romano Parcheggi. A causa del ritrovamento di alcuni reperti archeologici il progetto, alcuni anni fa, si fermò e l'impresa edile non potè proseguire con i lavori.
“Circa una settimana fa è stata effettuata una sorta di inutile bonifica, ma ritengo solo per meri scopi elettorali”. Dure le parole di Emanuel Mariani, presidente del Roma Club Campo Testaccio e dell'Associazione Riprendiamoci Campo Testaccio, “l'unica associazione che sta prendendo a cuore la situazione. Le altre, nate alle nostre spalle, stanno solo speculando sulla vicenda, fregiandosi del nostro lavoro senza aver fatto mai nulla”.
L'aspetto che risalta immediatamente è la confusione che emerge dal Comune, a parecchi mesi dalla riassegnazione dell'area, specchio di ciò che sta vivendo la città: “Abbiamo avuto modo di parlare con tantissime persone, compreso l'ex sindaco Marino, oltre a diversi assessori. Risposte concrete non sono mai arrivate, solo tante parole al vento e promesse che chiaramente non sono mai state mantenute. Noi vorremmo che il Comune – prosegue Mariani – ripristinasse Campo Testaccio anche per dare uno spazio ai giovani del quartiere”. In tutto ciò, una delle parti più interessate dovrebbe essere l'AS Roma, che teoricamente avrebbe tutto da guadagnare nel riprendere possesso del teatro delle prime gesta calcistiche della sua storia. Ma?: “C'è stato un incontro con la dirigenza giallorossa, che verrà replicato mercoledì sera in una cena aperta ai tifosi. Abbiamo proposto loro di inserire la riqualificazione della zona all'interno del progetto relativo al nuovo Stadio. Un'idea sarebbe quella di farci giocare qualche squadra del settore giovanile, magari proprio la Primavera. Presenteremo al club diverse diapositive per ricordare come un pezzo di storia della nostra amata Roma sia oramai ridotto ad una discarica a cielo aperto”.
Se però da più parti al massimo ci sono state vane promesse, l'Associazione propone iniziative concrete: “Già in passato abbiamo organizzato una raccolta firme ed una di fondi, volte soprattutto a ridare ad uno dei quartieri più belli di Roma un'area che potrebbe essere utilizzata per diversi scopi. Nel mese di aprile partirà un torneo, all'interno dell'oratorio di Testaccio, che vedrà protagonisti alcuni ex giocatori e membri delle istituzioni, con lo scopo di sensibilizzare quanto più possibile su una storia che rischia di finire nel dimenticatoio. Una cosa sulla quale voglio essere chiaro però – conclude il presidente – è che noi non vogliamo strumentalizzazione politica. Siamo al di là di partiti e colori, nessuno si permetta di renderci oggetto di speculazioni e di accusarci di avere secondi fini”.
Magari proprio dal prossimo primo cittadino arriverà finalmente il via libera alla pulizia del Campo, per restituire agli abitanti del rione una struttura sportiva che deve far parte della storia della città, ma dal verso giusto.
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