Una lotta a colpi di Raku: cento maestri ceramisti si sfidano nella Capitale
Il 2 e il 3 settembre la città si colora con gli stand dei grandi artisti
Il festival dedicato all'arte della ceramica sbarca a Roma tra sfide e dimostrazioni davanti ai curiosi.
di Emma Evangelista
Una sfida a colpi di raku è quella che tra le fiamme e la chimica degli elementi naturali creerà pezzi unici dalle forme moderne e dalla tradizione millenaria. Cento maestri ceramisti, provenienti da tutta Europa, si contenderanno la vittoria della Biennale d'Arte di Ceramica Raku, il 2 e 3 settembre a Roma, nella manifestazione Rakuriosi.
Un'appuntamento che da un decennio si ripete in giro per la penisola radunando curiosi e appassionati nelle città d'arte ceramista come Faenza, Rimini, Belvedere marittimo, Avellino, e che quest'anno farà tappa nella Capitale presso il centro polifunzionale di via Aurelia 477, grazie all'Associazione Bellitalia.
La manifestazione che si svolgerà in via Aurelia prevede la partecipazione interattiva del pubblico, non solo i grandi maestri potranno dare prova della loro arte forgiando i loro pezzi unici, ma con cinque stand espositivi ci sarà la possibilità di osservare, lavorare la ceramica ed acquistare direttamente dai produttori materiali e attrezzature per la ceramica raku.
"Il termine giapponese raku significa comodo, rilassato, piacevole, gioia di vivere, questo è quello che vogliamo trasmettere a tutti coloro, grandi e piccoli, che si avvicinano a questa arte e che vogliono partecipare a questo evento partecipando attivamente ai nostri laboratori", racconta Arturo Saccone, presidente di Bellitalia, maestro ceramista e organizzatore della manifestazione, che aggiunge "Nelle nove edizioni precedenti abbiamo visto partecipare 700 concorrenti, premiato 70 vincitori, pubblicato nove cataloghi, organizzato importanti eventi in gallerie di prestigio per dare il giusto risalto agli artisti. La manifestazione sicuramente ha contribuito alle vendite dei materiali raku, diffondendo curiosità e interesse per questa tecnica sia negli addetti ai lavori che nel pubblico di appassionati e semplici curiosi".
La competizione diventa quindi un evento quasi marginale rispetto ad una kermesse ricca di appuntamenti che coinvolgono un pubblico di esperti e amanti di una tradizione che parte dall'Italia, incontra un'antica arte giapponese e viene rielaborata per una produzione artistica davvero singolare che vuol essere il mezzo per diffondere le bellezze di un mestiere e di un'arte che pur mantenendosi ancorata alla cultura e alla antica manualità oggi è sempre più ricca di contaminazioni e modernità. In calendario quattro convegni dedicati ai temi di artigianato e ceramica, tre workshop di grandi maestri internazionali, la presentazione del catalogo 2016 e la premiazione finale dell’evento con una giuria di esperti tra cui spiccano i nomi di Giovanni Mirulla, editore di DA, direttamente da Taormina e Ugo Paolelli maestro d'arte punto di riferimento della ceramica capitolina.
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