Roma
Università, a La Sapienza l'autunno infuocato, elezioni: si vota a novembre
Tra le tensioni e le proteste contro il Governo al via le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze studentesche
All'Università La Sapienza si vota dal 7 al 11 novembre per eleggere i nuovi rappresentanti negli organi centrali e dopo l'intervento della polizia dello scorso 25 ottobre, il clima di tensione e le proteste sul panorama politico accompagneranno le proposte delle sigle e i materiali elettorali. Giovedì 27 ottobre il presidio degli studenti alla facoltà di Scienze Politiche.
Sui volantini i temi dell'ambiente, il potenziamento delle piattaforme digitali per verbalizzare i voti e gestire le aule e gli orari delle lezioni, una migliore gestione degli spazi contro il sovraffollamento, ma non solo. È un autunno infuocato quello che accompagnerà gli studenti tra i corridoi de La Sapienza verso le elezioni universitarie: dopo i disordini avvenuti lo scorso martedì 25 ottobre con la carica della polizia che ha ferito e fermato diversi studenti che si erano riuniti in un presidio di protesta per un convegno, un altro è stato indetto nel pomeriggio stesso dal collettivo coinvolto che ha dato appuntamento agli studenti per giovedì 27 ottobre davanti alla facoltà di Scienze Politiche. E per venerdì 28, la presentazione dei candidati di Cambiare Rotta, in occasione dell'aperitivo sul pratone dell'Università organizzato in memoria della Resistenza del quartiere di San Lorenzo.
Dalle proposte alla rabbia: gli studenti votano, ma reclamano anche i diritti
Si vota dal 7 all'11 al novembre e i candidati sono in lista per rinnovare rappresentanze studentesche nel Consiglio di Amministrazione, nel Senato Accademico, nel Comitato dello Sport Universitario. Le liste vedono presenti il Fronte della Gioventù Comunista, Vento di Cambiamento – Fenix, Sapienza Mista – Didattica per tutti, Azione Universitaria, Cambiare Rotta, Link – Studenti Indipendenti – Aim – Prisma – Taboo, Udu Sapienza – Su Sapienza e Sapienza in Movimento. Le proposte vanno dal programma di Vento di Cambiamento – Fenix che si concentra sul tema dell'ambiente e su un'università più green e accorta alla sostenibilità con l'istituzione di una commissione apposita, passando per il potenziamento dell'app unica Infostud per una gestione più smart di orari e aule delle lezione, nonché della verbalizzazione degli esami dal programma di Sapienza in Movimento, fino ai temi portati avanti da Cambiare Rotta che mette sul tavolo il futuro degli studenti e il loro percorso di formazione alla luce dei rincari dei prezzi e delle difficoltà economiche dovute al panorama geopolitico, attaccando le spese del Governo per l'invio delle armi nel conflitto russo-ucraino. Ma al centro dei giorni che attendono il voto non ci sono solo le proposte dei candidati e le istanze degli studenti sullo studio e sul percorso di formazione, ma anche la difesa di diritti.