Università Cattolica, Medicina da record. Boom d'iscritti: 9mila i candidati
Due ore e 120 domande per il temuto test, solo 1 studente su 30 sarà ammesso
Nuovo record per l'Università Cattolica di Roma, boom di iscritti a Medicina e Odontoiatria. Tutti pazzi per le due facoltà, 9mila gli aspiranti medici.
E' accorsa una folla di gente per il test ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia e in Odontoiatria e protesi dentaria dell’Università Cattolica di Roma. Sono quasi 9mila (+7% rispetto al 2016) i candidati arrivati da tutta Italia per sostenere il test d'ammissione, in programma alla Nuova Fiera di Roma. Dall'ingresso nord il serpentone di studenti e accompagnatori e' stato smistato nei padiglioni: 5 per gli aspiranti medici e uno con punto ristoro per genitori e amici. Selezione da record quindi per i giovanissimi studenti, che sono corsi ad iscriversi all prova di selezione. Circa 8.330 i candidati per Medicina, in prevalenza ragazze (5525 contro 2805 uomini), che si contenderanno uno dei 270 posti a concorso, con un rapporto di circa 1 ammesso ogni 30 candidati. Sono invece 577 i candidati per i 25 posti di Odontoiatria (294 donne e 283 uomini), 1 ammesso ogni 23 partecipanti al concorso.
Due ore a disposizione, 120 domande e un test che da sempre incute timore. Dinamiche e segreti del temuto esame le spiega Antonio Lanzone, presidente del corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia dell'università Cattolica del Sacro Cuore: “Il test psicoattudinale di 120 domande a risposta multipla serve a valutare alcune caratteristiche che riteniamo consone per essere medico all'università Cattolica. Test che prevedono una logica, un ragionamento a cui sono associate delle domande in lingua straniera e di cultura religiosa che fanno parte del bagaglio culturale di riferimento dell'ateneo. I primi 280 saranno preiscritti al corso di laurea e a luglio una volta diplomati dovranno dare conferma dell'iscrizione per procedere all'immatricolazione. Il nostro corso di laurea si caratterizza per avere un campus attivo con un rapporto docenti-studenti molto favorevole agli studenti e per avere dei corsi che analizzano soprattutto l'attività professionalizzante più che teorica: in funzione della preparazione di un medico che deve essere spendibile sul mercato internazionale e deve essere capace di aggiornarsi".
Iscriviti alla newsletter