Va in fumo Celestina ai Parioli. Sul risto-vip l'ombra di Mafia Capitale - Affaritaliani.it

Roma

Va in fumo Celestina ai Parioli. Sul risto-vip l'ombra di Mafia Capitale

Distrutto dalle fiamme lo storico ristorante “Celestina” di viale Parioli. L'incendio doloso è scoppiato nella notte tra mercoledì e giovedì, e sul posto chi ha appiccato il fuoco ha lasciato persino una tanica di benzina.
Frequentato da ormai più di mezzo secolo da vip, attori, personaggi del mondo dello spettacolo e della politica, “Celestina ai Parioli” è considerato una pietra miliare nella storia della ristorazione romana e dello star system. Da Costanzo a Sophia Loren ai divi hollywoodiani come George Clooney, dai radical chic alla nobiltà, passando per la “mala” romana, tutti quelli che “contano” o hanno “contato” a Roma si sono seduti almeno una volta ai tavoli di Celestina a mangiare una piatto della tradizione.
L'ex trattoria, nata nel 1926 come osteria della Stazione dell’Acqua Acetosa, il ristorante simbolo dei Parioli è finito pure nelle carte di Mafia Capitale. Di casa sono l'ex Nar Massimo Carminati e Giovanni De Carlo, l'uomo che il boss Ernesto Diotallevi considerava il suo erede. Ma sono molti i fili che legano “Celestina” alla maxi inchiesta.  Il ristorante infatti è di proprietà della moglie di Stefano Massimi, imprenditore già legato a Marco Iannilli, per il quale lavorava nella Arc Trade, società coinvolta nell’inchiesta sugli appalti Enav e riconducibile a Massimo Carminati, di cui Iannilli sarebbe solo un prestanome. A macchiare il nome del locale pure un'inchiesta sull'abusivismo e sull'occupazione di suolo pubblico, partita in seguito a denunce di residenti della zona. Ascoltato dai poliziotti del commissariato Villa Glori, il rappresentante della società che gestisce il ristorante ha affermato di non aver mai ricevuto minacce, intimidazioni o richieste di "pizzo".