Roma

Vacanze, affitta posto barca ma è pignorato. Truffa alla Marina di Nettuno

Imprendiore romano lascia Fiumico per Nettuno ma il posto barca affittato non c'è: pignorato

L'ultima truffa corre sul mare. Entra in porto dopo aver regolarmente affittato e pagato un posto barca per 30 giorni ma la Marina ordina il dietrofront: quel posto barca è pignorato.

Succede a Nettuno, secondo porto romano per numero di natanti ormeggiati e dove un posto barca tiene bene il mercato nonostante la crisi abbia ridotto di molto i natanti in circolazione.

La disavventura, ovvero una truffa che potrebbe anche trasformarsi nel reato di bancarotta fraudolenta, ha come vittima un imprenditore romano che decide di spostare la barca da Fiumicino al sud di Roma. Nettuno è un porto comodo per chi ha come mèta le isole pontine e così l'uomo risponde ad un annuncio “affittasi posto barca”, prende contatto col titolare della società che ne ha la proprietà, lo incontra, firma il contratto e consegna l'assegno.

Quindi si organizza per il trasferimento della barca via mare e arriva finalmente a Nettuno. Un breve contatto radio con la Marina e scopre che il posto barca non può essere utilizzato perché bene di proprietà di una società soggetta a pignoramento e sotto tutela del curatore fallimentare.

Per l'imprenditore, oltre alla classica denuncia, l'unica speranza è affidata al curatore fallimentare che dovrò decidere se concedere o meno l'uso del posto per il mese di luglio. A meno che non sia stato già venduto. Visto l'importo tentare una causa civile non avrebbe nessun senso economico.