Roma
Vaccini, epidemia morbillo, 2017 anno nero. Il Lazio la regione più “malata”
L'Italia al secondo posto per numero di casi segnalati nell'Europa. Lo dice il Rapporto Vaccini dell'Aifa
di Valentina Renzopaoli
Il 2017 è stato l'anno horribilis del morbillo: 5.407 casi segnalati in Italia, oltre la metà di quelli registrati a partire dal 2013. E il Lazio è la regione più “malata”, in cima alla classifica per l'incidenza della malattia.
A tracciare l'identikit del fenomeno il “Rapporto Vaccini 2017. La sorveglianza postmarketing in Italia dell'Aifa” dell'Agenzia Italiana del Farmaco, che dedica un focus proprio al morbillo.
Dal 2013 al 2017 sono stati segnalati oltre 10.000 casi di morbillo. Nel periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017 sono stati segnalati in Italia 5.407 casi di morbillo, ponendo l’Italia al secondo posto per numero di casi segnalati nell'Europa dell’OMS. L’88% dei casi si sono verificati in sole 7 Regioni: Lazio, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Toscana, Veneto e Abruzzo. L’incidenza più elevata è stata riportata dal Lazio (333 casi per milione di abitanti), seguito dall’Abruzzo (191 per milione) e dal Piemonte (144 per milione). Il picco è stato raggiunto nel mese di marzo 2017, con 976 casi segnalati per milione di abitanti.
Il 49% dei casi si è verificato in soggetti di sesso maschile. L’età mediana dei casi è stata pari a 27 anni. Il 18% dei casi (n. 966) ha meno di cinque anni di età: di questi, 321 sono bambini al di sotto dell’anno di età. La proporzione maggiore di casi è stata osservata nella classe di età 15-39 anni pari al 57%. L’incidenza più elevata dei casi, invece, è stata pari a 686 casi per milione nei bambini sotto l’anno di età e 317 per milione nella classe di età tra 1 e 4 anni .
Nell’87,6% dei casi le persone che si sono ammalate non erano vaccinate il 7,2% ha effettuato una sola dose di vaccino. L’1,6% ha ricevuto due dosi e il 3,6% non ricorda il numero di dosi.
Complessivamente, poco più di 3 casi su 10 hanno riportato almeno una complicanza: la più frequente è stata la diarrea, riportata in 811 casi (15,0%). Sono stati segnalati 391 casi di polmonite (7,2%) e 2 casi di encefalite. Altre complicanze riportate includono casi di stomatite (749 casi), cheratocongiuntivite (503 casi) ed epatite (458 casi). I due casi di encefalite riportati si sono verificati rispettivamente in un bambino con meno di due anni di età e in una persona adulta di 36 anni.
Quattro sono state le persone decedute, di cui tre bambini sotto i 10 anni di età (rispettivamente 1, 6 e 9 anni) e una persona di 41 anni, tutti non vaccinati. In tutti i casi erano presenti altre patologie di base e la causa del decesso è stata insufficienza respiratoria.