Vaccini, Lorenzin fa un passo indietro. Raggi: “Ci ha dato ragione”
I bambini in coda per le vaccinazioni potranno continuare ad andare a scuola. Vittoria dei 5 Stelle
I bambini in attesa di vaccinarsi presso le Asl potranno completare l'anno scolastico. A stabilirlo è il Ministero della Salute, che ha inviato una lettera all'Anci per precisare che gli alunni in coda per il vaccino non dovranno essere esclusi dalle lezioni.
Si conclude in sordina la battaglia tra Virginia Raggi e Beatrice Lorenzin. La decisione del sindaco di Roma di andare contro alla nuova legge che impone la vaccinazione obbligatoria per gli allievi delle scuole dell'obbligo aveva fatto scalpore, ma ora la sua “avversaria” Lorenzin le si è accodata con una delibera pressocché identica.
“Questo Ministero evidenzia che i minori, i cui genitori dimostrino, con documentazione proveniente dall'azienda sanitaria locale, entro il 10 marzo, di aver presentato alla medesima azienda la richiesta di effettuazione delle vaccinazioni e che la somministrazione di queste ultime sia stata fissata dalla medesima azienda sanitaria successivamente a tale ultima data, ben potranno continuare a frequentare i servizi educativi per l'infanzia e le scuole dell'infanzia sino alla fine dell'anno scolastico o del calendario annuale in corso”, si legge nella lettera a firma Lorenzin.
Anche la delibera votata in Campidoglio aveva un contenuto simile. Raggi non si poneva infatti in una posizione no-vax, ma attribuiva ad Asl e Regione la colpa dei rallentamenti nell'effettuazione dei vaccini, che avrebbero potuto precludere la frequenza scolastica a centinaia di bambini e ragazzi.
“Vorrei evitare di fare polemica elettorale sulla pelle dei bambini – ha esordito la sindaca intervistata su Radio Capital - Lorenzin ha poi accettato quello che chiedevamo, con una nota scritta all'Anci. Nel Lazio abbiamo avuto dei ritardi e la nostra richiesta mirava proprio a sterilizzare quei ritardi rispetto alle finalità della legge".
L'Oms, continua Raggi, "dichiara che la soglia minima di copertura vaccinale dev'essere del 95%, la Regione Lazio nei giorni scorsi ha diramato una nota nella quale si sottolinea che siamo al 97% . Questo ci fa vedere come ci sia stata applicata la legge e figuriamoci se io mi metto a discutere una legge dello Stato".
Iscriviti alla newsletter