Roma

Vaiolo delle scimmie, primo caso a Roma. In osservazione altre due persone

Il primo caso italiano è stato riscontrato in un giovane tornato da un soggiorno dalle Isole Canarie

Primo caso di vaiolo delle scimmie rilevato a Roma. Si tratta di un giovane adulto di ritorno da un soggiorno alle Isole Canarie che si era presentato al pronto soccorso dell'Umberto I. Il primo caso italiano di vaiolo delle scimmie è stato poi identificato dall'istituto Lazzaro Spallanzani.

Da quanto fa sapere l'istituto nazionale per le Malattie infettive di Roma, altri due casi sospetti sarebbero in fase di accertamento. "Il quadro clinico è risultato caratteristico e il 'Monkeypox virus' è stato rapidamente identificato con tecniche molecolari e di sequenziamento genico dai campioni delle lesioni cutanee. La persona è in isolamento in discrete condizioni generali, sono in corso le indagine epidemiologiche e il tracciamento dei contatti", precisano i medici dello Spallanzani. "Al momento i tre casi osservati e nei casi in Europa e in Usa, non presentato segni clinici di gravità - proseguono gli esperti - La trasmissione può avvenire attraverso le goccioline di saliva, il contatto con le lesioni e i liquidi biologici infetti".

I sintomi del Vaiolo delle scimmie

Questa malattia è causata dal Monkeypox virus che appartiene al gruppo degli orthopoxvirus. Negli esseri umani, le caratteristiche cliniche del vaiolo delle scimmie sono simili a quelle del vaiolo. Circa 12 giorni dopo l'esposizione, la malattia si manifesta con febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, linfonodi gonfi, malessere generale, e spossatezza. Nell'arco di 1-3 giorni (talvolta anche di più) dall'insorgenza della febbre, il paziente sviluppa eruzione cutanea pustolare che appare solitamente prima sul volto, ma a volte anche su altre parti del corpo. Le lesioni si sviluppano in genere in diverse fasi prima di formare la crosta e cadere. La malattia generalmente dura da 2 a 4 settimane. In Africa il vaiolo delle scimmie è fatale in circa il 10% delle persone che contraggono la malattia. La mortalità per il vaiolo umano era di circa il 30% dei casi prima cha la malattia fosse eradicata.

SANITA': BASSETTI, 'QUALCHE MIGLIAIO CASI VAIOLO SCIMMIE IN EUROPA IN PROSSIMI MESI. NO PSICOSI"

"Più che il Covid, oggi dobbiamo cercare di metterci in sicurezza dal vaiolo delle scimmie. E' molto più leggero di quello degli uomini per quanto riguarda i sintomi, si trasmette anche attraverso respiro, ma solo se si sta molto vicini. Non vanno commessi gli errori del passato. Dobbiamo esser tutti uniti tra Paesi europei, scambiandoci informazioni e monitorando eventuali focolai. Nei prossimi giorni arriveremo a qualche migliaio di caso" in Europa. Così a Rai Radio1, ospite di 'Un Giorno da pecora', Matteo BASSETTI, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, sottolineando che "chi non ha fatto la vaccinazione contro il vaiolo non è coperto''.  I casi di vaiolo delle scimmie nell'uomo, registrati in Spagna, Portogallo, Italia, Svezia e Usa, hanno fatto scattare la corsa al vaccino anti-vaiolo. Il primo Paese europeo a intervenire è la Spagna, dove il ministero della Sanità è pronto all'acquisto di migliaia di dosi di vaccino. Lo riporta 'El Pais'. L'obiettivo sembra essere quello di somministralo ai contatti stretti dei casi fino ad oggi verificati. "I dati ci dicono che chi è vaccinato è più protetto dalle forme più gravi rispetto a chi non lo è. In Italia gli over 50 sono sicuramente più protetti. Io eviterei la psicosi e la corsa al vaccino. Aspettiamo, vediamo come evolve la situazione e poi si decide. Dobbiamo ragionare a sangue freddo. Lo so che veniamo da 2 anni difficili, ma dobbiamo stare calmi".

Vaiolo scimmie: Rezza, focolai tendono ad autolimitarsi

"Dato che il virus si trasmette per contatto diretto o molto stretto, i focolai tendono generalmente ad autolimitarsi". Lo dice Giovanni Rezza, direttore prevenzione del ministero della Salute, dopo la segnalazione di alcuni casi di Vaiolo delle scimmie in Europa.

Vaiolo scimmie: media, Spagna acquista migliaia dosi vaccino

Il ministero della Salute spagnolo sta preparando le procedure per l'acquisto di migliaia di dosi di un vaccino approvato contro il Vaiolo tradizionale, utile anche per fermare la trasmissione del virus del Vaiolo delle scimmie, contro il quale in Europa non esiste un siero specifico approvato. Lo riporta il quotidiano El Pais, citando fonti sanitarie. Il siero verrebbe somministrato ai contatti di casi positivi. In Spagna, per ora, ci sono sette casi confermati e 29 sospetti nella comunita' di Madrid e un altro possibile a Gran Canaria.

Vaiolo scimmie: Sileri, pochi casi, nessun allarme particolare

"Abbiamo pochi casi distribuiti attualmente in tutto il mondo, giusto ci sia attenzione, corretto vigilare, ma non c'e' nessun allarme particolare. E' una malattia conosciuta e l'unica differenza puo' essere, rispetto al passato, che alcuni dei casi di questi giorni non hanno un chiaro legame epidemiologico con viaggi in Paesi dove la patologia e' endemica". Lo dice all'AGI il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri in relazione ai casi di Vaiolo delle scimmie scoperti in Europa. "La raccomandazione - dice - e' quella di rivolgersi al medico di fiducia nel caso in cui si avvertano i sintomi specifici di questa malattia, ed in particolare la comparsa sulla pelle di vescicole tondeggianti, specie se accompagnate da dolori muscolari, febbre o cefalea".