Roma

Valeria Belleudi senza limiti. Danza e canto con “doccia”: Flashdance a Roma

Attrice classe '85, originaria di Anzio, racconta l'arrivo in grande stile al Teatro Olimpico

di Massimiliano Martinelli

Gli inizi tra gli “Amici” di Maria de Filippi, poi una carriera a suon di musical e spettacoli da nord a sud. Ora Valeria Belleudi cerca la consacrazione definitiva con Flashdance, approdando, nei panni della protagonista Alex, al Teatro Olimpico di Roma.

 

Il 5 febbraio dopo tanto tempo l'arrivo a Roma, per lei, di Anzio, è quasi un ritorno a casa?

“Si, sono quasi a casa. Avrò un tifo da stadio a teatro, stanno venendo da casa per vedermi. Siamo stati a Milano per molto tempi, in molti non hanno avuto l'occasione. Roma poi è una piazza esigente, sarà stimolante per noi confrontarci con un pubblico tanto appassionato al teatro”.

Lo spettacolo è un icona degli anni '80, dobbiamo attenderci un adattamento fedele?

“Tutto è molto fedele al film, ci sarà 'Maniac' e riscaldamento con gli scaldamuscoli. C'è la doccia con l'acqua, inmancabile. I brani presenti saranno le stesse hit di allora, cantate in lingua originale. C'è anche un piccolo omaggio, la versione italana di 'Gloria'. Inoltre il pubblico avrà l'occasione di approfondire cose diverse dalla versione cinematofrafica. Ogni personaggio avrà una sua storia conclusibva, non solo Alex. Un po' di cose nuove quindi, ma nel segno della tradizione".

C'è anche la scena cult della doccia, con tanto di cascata d'acqua?

"Si si, c'è anche lei".

Sei partita da un talent, arrivando fino ad un musical di successo. Cosa hai pensato durante il provino?

"Mi sono fatta dieci anni di gavetta, cosa che ritengo fondamentale per arrivare pronti ad appuntamenti come questi. Il provino si è tenuto in cinque giorni estenuanti. Danza prima fase, poi canto e recitazione. Essendo falshdance a forte impatto energetico, hanno messa alla prova la nostra resistenza. Da subito tutti mi sono sembrati molto esigenti, prima non capivo ma poi ho provato piano piano e ho realizzato perché ci avessero testato già ai provini. Alex è in scena per oltre 2 ore, si canta si recita si balla allo stesso livelo. Di ruoli femminili così non ne esistono. È una triplice 'minaccia' per il nostro lavoro”.

Per quanto ancora ti vedremo nei panni di Alex? Piani per il futuro?

“Dopo Roma abbiamo Assisi, poi ancora avanti in tour fino ad aprile. Poi non lo so, questa tourneé mi sta assorbendo molto a livello fisico e mentale. Spero di continuare a questo livello. È difficile immaginare qualcosa dopo”.

Lo spettacolo è intramontabile, ma perché tornare a vederlo?

“Perchè non ha un target di età, è una favola reale. Parla di sogni, passioni, chiunque ci si può rispecchiare. È unon spettacolo per tutti, invito davvero tutti a vederlo".