Roma
Roma, vandalizzata la storica fontana del Moro a piazza Navona
La fontana è stata colpita nei colonnotti in granito ancorati alla staffa metallica: indagini sull'atto vandalico
La fontana del Moro di piazza Navona è stata danneggiata e un colonnotto risulta instabile. Sono al vaglio le immagini delle telecamere per un possibile atto vandalico. Presto i lavori di riparazione.
Sono intervenuti rapidamente i vigili della Polizia Locale e i tecnici della Sovrintendenza Capitolina alla segnalazione riguardante i danni provocati alla fontana di piazza Navona. Due riccioli si sono staccati e si è rotto il basamento in travertino in corrispondenza di tre colonnotti. Uno di questi risulta instabile.
L'ipotesi di vandalismo
L'intervento della Polizia per salvaguardare la sicurezza pubblica continua con le telecamere che sono al vaglio per capire la causa dello sfregio. Non è esclusa la pista di un atto vandalico. Sono già programmati dalla settimana prossima i lavori di riparazione e di consolidamento dei colonnotti e della recinzione della fontana.
La storia della fontana: è secolare
La prima fase della fontana è rappresentata dalla vasca in marmo Portasanta disegnata da Giacomo della Porta nel 1575. La vasca era ornata da otto sculture e al centro aveva una semplice scogliera da cui sgorgava l'acqua. Nel XVII secolo la fontana viene a trovarsi nell’area antistante la nuova residenza Pamphilj e pertanto risulta oggetto di maggiori attenzioni: tra il 1651 ed il 1652, infatti, viene arricchita al centro da una scultura progettata da Gian Lorenzo Bernini, detta la “lumaca”, costituita da un gruppo di tre delfini che sorreggono una conchiglia. L'opera, non apprezzata dal pontefice, viene trasferita nella villa di donna Olimpia Pamphilj, mentre il Bernini progetta un nuovo gruppo con la possente figura del "Moro", tradotto in pietra dall'allievo Giannantonio Mari. L'opera viene inaugurata nel 1655. Le sculture cinquecentesche, restaurate più volte, sono state sostituite tra il 1871 e il 1874 ad opera di Luigi Amici (1817-1897). Gli originali furono trasferiti nel giardino del Lago a Villa Borghese nel 1909 (e musealizzati negli anni '90). Alla medesima sistemazione ottocentesca apparteneva anche una cancellata in ferro posta a protezione della fontana, sostituita nel 1934 dall'attuale con colonnotti di granito collegati da elementi in ferro.