Roma
Vende l'auto ad un fantasma: truffato. Ecco il racket della residenza fittizia
Ha venduto la sua automobile ad un residente di via Dandolo 10 salvo poi accorgersi che l'assegno era contraffatto, ma quando ha cercato di ricontattarlo si è trovato di fronte ad un muro vuoto. A fare le spese di quello che è stato definito il raket della residenza fittizia è un cittadino romano che ha venduto la propria Audi A5 per 23 mila euro.
L'atto di compravendita risulta anche trascritto al PRA, ma il truffatore, nato in Italia ma con cognome est europeo, era residente all'indirizzo che viene assegnato d'ufficio dal Comune di Roma ai senza fissa dimora. L'uomo che risulta titolare anche di una ditta individuale di commercio di autoveicoli, anche questa con sede presso la residenza fittizia, si è dato alla macchia con il veicolo mentre al truffato è rimasto in mano un foglio di carta senza alcun valore.
"Le residenze fittizie colpiscono ancora - commenta Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio - residenze fittizie e organismi di beneficienza hanno finito per offrire il loro indirizzo per iscrivere migliaia di delinquenti e società finte. Nonostante i provvedimenti assunti da Roma Capitale che prevede che il domicilio fittizio non possa essere valido come sede legale di società o imprese.
Il Comune e la Prefettura - conclude Santori - devono farsi carico di informare i cittadini romani che ancora circolano decine di migliaia di carte d'identità di personaggi con la residenza a via Modesta Valenti e ancora centinaia di imprese o società che sono autorizzate ad avere la residenza fittizia presso le sedi di 5 associazioni di volontariato. E' il momento di combattere alla radice uno strumento, nato con l'intento di fare assistenza ma che nel tempo è diventata una vera e propria piaga che agevola gli affari illeciti e le truffe".