Roma
"Venga a fare la mammografia gratis". Contrordine della Asl: "Lei non ha 50 anni"
Due lettere firmate dalla Asl RmG e dalla Regione Lazio. La prima per dire a una donna che, avendo compiuto 50 anni, i protocolli di screening regionale per la prevenzione del tumore al seno, prevedono che si sottoponga ad una mammografia. La seconda, invece, per dire che la mammografia non s'ha da fare. E questo perché la Asl confessa di aver "rilevato e verificato uno spiacevole errore nella individuazione della popolazione destinataria della comunicazione e della spedizione". In poche parole, gli elenchi degli assistiti sono sbagliati.
Succede anche questo nella fantastica sanità "rivoluzionata" dalla Regione Lazio. Accade che una Asl spedisca in pieno agosto centinaia di lettere indirizzate ad altrettante donne in età a "rischio mammelle" e poi si accorga di essersi sbagliata e, con una nuova lettera, annulla la precedente.
Immaginate la sorpresa di una donna ancora lontana dai 40 anni quando a fine estate scarta la lettera della Asl e si vede convocata presso l'Unità mobile di Mammografia, con la specifica "Non occorre la richiesta del medico e l'esame è gratuito". La sorpresa diventa doppia quando arriva la seconda lettera: siamo a metà settembre: "Gentile signora - firma per la Asl la dottoressa Maria Concetta Tufi chele frattempo ha preso il posto nel coordinamento dei programmi di screening del direttore sanitario Domenico Bracco - nei giorni scorsi le abbiamo spedito al suo domicilio una comunicazione con la proposta di appuntamento per effettuare un esame Rx Mammografia nell'ambito del Programma di prevenzione erogato dalla Asl". E prosegue: "Abbiamo purtroppo rilevato e verificato uno spiacevole errore nella individuazione della popolazione destinataria della comunicazione e della spedizione". Amen, doppia spedizione di lettera e controlettera. La Asl Roma G ha un po' di confusione nell'anagrafe dei pazienti.