Roma

Via dall'Euro tornano i sesterzi. M5S, il referendum parte da Roma

Duecento mila firme per chiedere che l'Italia abbandoni la moneta unica europea: in consiglieri comunali del movimento 5 Stelle Marcello De Vito e Virginia Raggi insieme ad una pattiglia di deputati e senatori pentastellati guidati da Roberta Lombardi, Paola Taverna, Carla Ruocco, Francesco Silvestri, Ilaria Loquenzi Luigi di Maio e Alessandro Di Battista, hanno depositato in Senato la proposta di legge di iniziativa popolare per l'indizione di un referendum "di indirizzo per l'istituzione di una moneta nazionale e quindi l'uscita dall'Euro".

Subito dopo la consegna delle firme i parlamentari del M5S annunciano che si attiveranno in Parlamento perché la Legge di iniziativa popolare venga calendarizzata in discussione. "Una volta approvata la legge costituzionale per l’istituzione del referendum consultivo, gli italiani potranno andare alle urne ed esprimere la loro volontà sull'uscita dall'euro".

I TEMPI. I pentastellati si augurano di portare gli italiani alle urne per il referendum entro gennaio 2016. "Molto dipende anche dall’ostruzionismo della maggioranza e del Governo. Il M5S è accusato ogni giorno di non collaborare, in maniera del tutto strumentale. Ora vedremo se davanti ad una richiesta esplicita dei cittadini la maggioranza darà il suo appoggio al M5S o saprà dire solo no".

Interrogati sul nome che della nuova moneta che dovrà sostituire l'euro i portavoce capitolini non si sbilanciano, ma con una battuta si intuisce che il ritorno alla "lira" non sia l'unica opzione in ballo: visto l'attivismo dei 5 stelle romani non si può escludere che ritorni in voga il vecchio "sesterzio" imperiale.