Roma

Via eolico e fotovoltaico nel Lazio: Lombardi: “Sgarbi ha trascinato Rocca”

Roberta lombardi, ex assessore alla Transizione ecologica con Zingaretti irritata: “Quella di Sgarbi è una logica ossessiva”

Basta fotovoltaico e pale eoliche nel Lazio? L'ex Zarina ed ex assessore alla Transizione Ecologica, della Giunta Zingaretti, Roberta Lombardi, si scatena sui social: “Siamo abituati alle crociate anti-fotovoltaico dell’attuale sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, tra una candidatura e l’altra all’universo mondo".

La Lombardi affonda: "Quello che sorprende però che nella stessa logica ossessiva si sia fatto trascinare anche il neo-governatore del Lazio Francesco Rocca , il quale, quanto meno, dovrebbe essere al corrente di ciò che è stato fatto sulle fonti energetiche rinnovabili, nella legislatura che si è appena conclusa”.

Lombardi: "La Regione sta smantellando le politiche energetiche"

In un lungo post denuncia lo smantellamento delle politiche energetiche del Lazio: “Dico "dovrebbe" perché mi ero offerta di incontrare il nuovo assessore subentrante per il doveroso passaggio di consegne, e non solo questo non è avvenuto, ma stiamo iniziando ad assistere giornalmente allo smantellamento delle politiche energetiche che avevano reso la Regione Lazio all’avanguardia come programmazione, pianificazione e investimenti nel settore delle rinnovabili”.

L'elenco dei fondi smantellati

“Prima di tutto c’è stato lo svuotamento per l’anno in corso di due fondi da me istituti: il primo per l’elettrificazione delle utenze delle famiglie, ovvero sostituzione di elettrodomestici in cucina alimentati a gas con quelli elettrici, per rispondere a necessità di natura economica ma anche di sicurezza domestica; il secondo invece era quello per il reddito energetico delle famiglie che serviva per installare impianti fotovoltaici sui tetti degli immobili abitati da nuclei in situazione di povertà energetica. Ieri poi la novità sugli impianti. Affermare che “La regione Lazio è satura di impianti eolici e fotovoltaici con un forte impatto ambientale” è completamente falso, così come appare del tutto malsana l’idea di bloccare ogni nuovo progetto nella nostra regione, andando in controtendenza con i dettami dell’Unione Europea che meno di un mese fa, a fronte dei cambiamenti climatici e della guerra tra Russia e Ucraina, si è imposta di chiedere l’eliminazione globale dei combustibili fossili ben prima del 2050.

LMi preme ricordare che una priorità dell’assessorato alla Transizione Ecologica che ho guidato per due anni, è stato il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, favorendo l’installazione di impianti fotovoltaici ed eolici, senza compromettere la tutela dell’ambiente, del paesaggio, del patrimonio storico e artistico, della biodiversità e del paesaggio rurale. Ed è proprio per questo che è stata fatta una mappatura chiara e completa delle aree dove prevalgono obiettivi di tutela rispetto a quelli dove è possibile invece installare gli impianti FER secondo quanto prevede la normativa europea e nazionale in vigore, in armonia con il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima. Così da permettere ai Comuni che intervengono in sede di conferenze dei servizi di tutelare il proprio territorio dove esso lo meriti. Così come mi preme sottolineare che abbiamo adeguato la definizione di “impianto agrivoltaico” a quella contenuta Decreto Semplificazioni del 2021, agevolando l’installazione di impianti che, attraverso soluzioni innovative, non compromettano le attività agricole, garantiscano le attività preesistenti e favoriscano il recupero di suoli degradati.

Il piano regionale ha come obiettivo zero emissioni entro il 2025

Oltre a ciò, il nuovo Piano Energetico regionale, approvato definitivamente in Giunta a novembre dello scorso anno, ha un obiettivo chiaro: azzerare le emissioni di CO2, entro il 2050, utilizzando al cento per cento le energie rinnovabili. E’ questo l’unico modo di salvaguardare l’ambiente, le economie locali, lo sviluppo sostenibile della nostra regione. Ed è questo Piano Energetico Regionale che io chiedo al Presidente Rocca di portare velocemente in Consiglio per tornare a rendere attrattiva la nostra Regione per gli investimenti in rinnovabili in armonia con il nostro prezioso territorio.

Sono stata duramente attaccata per la moratoria di 8 mesi sull’installazione di nuovi impianti rinnovabili che mi sono assunta la responsabilità di imporre per permettere proprio di fare il lavoro di pianificazione e programmazione e tutela che mancava in Regione Lazio in tema di politiche energetiche. Adesso che i compiti a casa sono stati fatti, non permettiamo di tornare indietro invece che guardare al futuro con fiducia e consapevolezza della strada necessaria da intraprendere per lo sviluppo sostenibile del Lazio, dell’Italia e del nostro pianeta”.