Roma
Via libera all'inceneritore di Albano. La decisione del Tar del Lazio
Il Tribunale Amministrativo del Lazio ha stabilito che l’Inceneritore di Albano potrà essere costruito. I magistrati del Tar hanno accolto il ricorso del consorzio Co.E.Ma. costituito dal Gruppo Cerroni, dall’Acea e dall’Ama che chiedeva l’annullamento del provvedimento di marzo 2014 del Ministero dello Sviluppo Economico, col quale era stata annullata la Convenzione Preliminare tra Il Gestore dei Servizi Energetici ed il Co.E.Ma. del giugno 2009.
La contesta Convenzione economica si fonda su un presunto avvio del cantiere per la costruzione dell’Inceneritore che sarebbe iniziata, secondo il Co.E.Ma, il 29 dicembre 2008, appena dentro i termini UE, ma che, secondo il Coordinamento contro l'inceneritore di Albano nella realtà dei fatti non sarebbe mai avvenuta, come dimostrerebbero delle foto aeree messe dai residenti a disposizione dei magistrati.
Il Ministero dello Sviluppo Economico non potrà procedere a sottoscrivere convenzione definitiva, che darebbe il via libero immediato al cantiere, senza che la Regione Lazio dia il lasciapassare definitivo. Ad Albano Laziale i comitati contro la discarica si apprestano a tornare in piazza.