Via l'Oasi, Capocotta torna al Comune. Nudisti e chioschi sfrattati dalla spiaggia
Fasce gialle sulla spiaggia del mito hippy: si spegne il mito di Capocotta sotto i colpi di piccone del X municipio guidato dai commissari. Il sequestro dei cinque chioschi Da Zagaja al Porto di Enea e l'Oasi, dal Mecs Village al Mediterranea non solo è stato convalidato ma le concessioni torneranno al Comune. Una disposizione epocale quella che porta la firma del sostituto procuratore Francesco Dall'Olio che, dopo molte battaglie per ripristinare la legalità sulle spiagge, apre una breccia importante. Ora sui manufatti interverranno le ruspe e il Comune potrebbe indire un bando pubblico per rimettere a gara le concessioni già in vista della stagione estiva ormai alle porte.
Inoltre gli agenti dell'ufficio di Polizia giudiziaria Edilizia della Polizia di Roma capitale X Gruppo Mare diretto da Antonello Strino, coordinati dal comandante Di Maggio in esecuzione del decreto emesso lunedì scorso dal pm Francesco Dall'Olio, hanno sottoposto a sequestro preventivo tre chioschi delle spiagge libere di Capocotta: dar Zagaia, Mediterranea e Mecs. Al momento risultano indagati i tre concessionari dei chioschi. Custode giudiziario è stato nominato il Dipartimento Tutela Ambientale Protezione Civile di Roma Capitale. Secondo quanto riferito nel corso dell'operazione all'interno del chiosco Mecs gli agenti hanno riscontrato una situazione di degrado per cui verrà richiesto l'intervento della Asl.
I chioschi erano stati sottoposti a sequestro probatorio lo scorso 11 febbraio sempre su disposizione del Pm Francesco Dall'Olio. Sigilli per abusi di centinaia di metri quadrati tra cui pavimentazioni in tufo coperture in legno manufatti adibiti a ristorante, magazzini.