Roma

Via Sabotino: "Sfratti in stile fascista". Marino "punisce chi non è del Pd. E paga"

di Potito Salatto *

Ancora una volta Marino supera se stesso cercando di imitare il tragico decisionismo renziano per nascondere tutte le pecche di Affittopoli venute a galla sin qui.
A cosa mi riferisco? Sono pervenute a tutte le associazioni Onlus lettere di acquisizione dei locali comunali di via Sabotino 4, dati in concessione circa sei anni fa a sostegno del loro ruolo nel sociale. Concessione con affitti valutati sul prezzo di mercato dell'epoca, più alto di quello attuale, tant'è che solo l'Assoforum di cui sono presidente corrisponde 640 euro mensili. Canone che, da quanto risulta dagli elenchi pubblicati sugli organi di stampa, sarebbe il più alto. Ovviamente non solo gli affitti sono stati corrisposti puntualmente ogni mese, ma sono stati effettuati i lavori di ristrutturazione necessari (siamo in possesso di foto che riprendono lo stato fatiscente in cui i locali comunali venivano consegnati), preventivamente autorizzati dall'amministrazione e dispendiosi a carico degli affittuari, nella certezza di poterli ammortizzare in un tempo molto più lungo di quello avuto a disposizione.
La motivazione formale di questa decisione? La realizzazione di una ipotetica biblioteca da parte del I Municipio, non tenendo presente alcune cose: la conformazione dei locali non permette un utilizzo del genere; nell'immobile ci sono ancora all'interno spazi tuttora non utilizzati e fatiscenti perché troppo costosi per la loro ristrutturazione; non si è mai intervenuto, di fronte alle ripetute sollecitazioni degli attuali affittuari, per eliminare i disagi prodotti dalle pericolose infiltrazioni di acqua a seguito delle piogge. Cosa quest'ultima che ha certamente infastidito il competente assessorato. Un amministratore serio dovrebbe porsi una semplice domanda: è logico immaginare un aggravio di spesa per l'amministrazione, costretta a opere inutili di ristrutturazione, quando invece questi fondi potrebbero essere meglio utilizzati in servizi per i cittadini?
Aggiungo poi che il rilascio dei locali entro 20 giorni dalla notifica non è pari neanche agli sfratti operati dal fascismo nei confronti di associazioni non compiacenti con il regime. E infatti è questa la ragione di tale autoritaria ingiunzione che ha messo in seria difficoltà tutte le associazioni operanti nell'immobile. Sono queste, infatti, realtà notoriamente non riconducibili al Pd e in particolare a Marino e alla sua folle gestione amministrativa. Vedremo quali saranno gli intendimenti della sua amministrazione nei confronti di tutte quelle realtà di sinistra assegnatarie, con canoni irrisori, o notoriamente morose, che sin qui hanno creato la scandalo di Affittopoli.
Questo sindaco, infine, non solo sta distruggendo una città, ma ora minaccia anche la sopravvivenza di quelle realtà associative che svolgono un ruolo culturale e sociale per i cittadini romani con servizi gratuiti non forniti dall'amministrazione comunale. I regimi autoritari si affermano sempre così: eliminando i corpi intermedi della società per avere sempre più uno spazio politico monocolore. Bravo sindaco! Ci vedremo quando (spero presto) il Campidoglio dovrà affrontare nuove elezioni comunali. Allora sì che saremo noi a sfrattarti senza rimpianti, in maniera più elegante e democratica nell'interesse dei romani tutti. E ciò con una differenza sostanziale: noi sapremo trovare soluzioni alternative. Tu no".


* presidente di Assoforum 2007, coordinamento di numerose associazioni attive a livello culturale e sociale