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Roma
Viaggi con sperpero di soldi. La Raggi denunciata alla Corte dei Conti

Quasi 147mila euro per mandare una scolaresca di 136 studenti a visitare Cracovia, accompagnata da ben 16 rappresentanti del Comune. Ovvero uno ogni otto ragazzi e mezzo. I conti li ha fatti il Codacons che, dopo un accesso agli atti al Comune, ha preso carta e penna e spedito un esposto alla Corte dei Conti del Lazio.

Una nuova tegola rischia di abbattersi sul sindaco Virginia Raggi che insieme all'assessore alla Cultura e ora vicesindaco Luca Bergamo, al presidente dell'Assemblea Capitolina Marcello De Vito e ad altri tredici rappresentanti comunali, sono saliti su un aereo dell'Aeronautica Militare per raggiungere Cracovia e partecipare dal 6 all'8 novembre scorso al Viaggio della Memoria 2016 nella città polacca.

Nelle settimane scorse il Codacons aveva presentato una istanza d’accesso al Comune per conoscere i dettagli del “Viaggio della memoria 2016” a Cracovia, organizzato dal 6 all’8 novembre scorso. L’Amministrazione, nella figura del Gabinetto del sindaco, ha ora risposto a tale richiesta, fornendo numeri che non convincono affatto l’associazione dei consumatori.

“Il Comune ci informa che il viaggio ha coinvolto 136 studenti di varie scuole. Una iniziativa senza dubbio lodevole, se non fosse che ad accompagnare la scolaresca sia stata mandata una delegazione di Roma Capitale composta da ben 16 elementi: praticamente un rappresentante del Comune ogni 8,5 studenti”, spiega il presidente Carlo Rienzi. “Un numero a nostro avviso eccessivo, e che ha portato alla crescita dei costi complessivi del viaggio”.

Rienzi prosegue: “Mentre la città è sommersa da debiti, rifiuti e degrado, il Comune paga un aereo dell’Aeronautica Militare per andare a Cracovia, e non un tradizionale volo di linea che avrebbe potuto contenere i costi; non capiamo poi la necessità di una cosi massiccia presenza di delegati comunali al viaggio in questione”.

Il caso Raffaele Marra

Nel frattempo, l'Anac boccia la nomina a capo della direzione Turismo del fratello del  direttore del dipartimento Organizzazione e Risorse umane di Roma Capitale Raffaele Marra, Renato Marra, configurando il “conflitto di interessi”.
A seguito di un esposto della Direr, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha richiesto al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (Rpct) di Roma Capitale una relazione che ripercorresse l’iter della nomina. A seguito dell’esame, il Consiglio dell’Anac ha ritenuto configurabile il conflitto di interessi.
“Tale situazione, secondo l’Autorità, sussiste sia nel caso in cui il dirigente abbia svolto un mero ruolo formale nella procedura, che nell’eventualità di una sua partecipazione diretta all’attività istruttoria, come sembrerebbe emergere dall’ordinanza sindacale n. 95/2016", scrive in una nota l'Anac.
"La delibera adottata dall’Autorità è stata trasmessa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, alla struttura comunale competente per l’accertamento della eventuale responsabilità disciplinare e alla Procura regionale della Corte dei conti e all’Ispettorato della funzione pubblica per le questioni relative all’inquadramento del dottor Marra nei ruoli della dirigenza di Roma Capitale. Ulteriori elementi riguardanti la procedura di interpello sono stati chiesti al Rpct di Roma Capitale", conclude l'Anac.

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