Roma

Viaggio della Memoria, la Grassadonia ad Auschwitz per ricordare i morti Lgbtq

Marilena Grassadonia sta tessendo una rete fatta di diritti e rispetto delle promesse per il suo mondo, quello Lgbtq: e lo fa meglio di tutti

Non si ferma un secondo. E porta avanti il suo lavoro come nessuno della squadra Gualtieri. Neanche chi avrebbe la delega per farlo ma fa finta di nulla. Marilena Grassadonia sta tessendo una rete fatta di diritti e rispetto delle promesse per il suo mondo, quello Lgbtq.

E lo fa bene. In questi giorni è impegnata nel viaggio della Memoria, tra  Auschwitz e Birkenau.

A capo dell'ufficio Lgbtq

"Porto con me in questo viaggio il ricordo e la storia di tante persone lgbt+ perseguitate e uccise dalla violenza nazifascista. Quei triangoli sui loro vestiti, ogni colore una storia da cancellare che ci racconta di un triangolo rosa per gli uomini gay e di un triangolo nero per le persone “asociali” tra cui le donne lesbiche, rese invisibili, non nominate, non degne di essere individuate.La cosa più preziosa di questo Viaggio della Memoria, ad Auschwitz e Birkenau, è averlo condiviso con centinaia di giovani studenti. Leggere l’incredulità dei loro sguardi mentre ascoltano gli atroci racconti delle persone sopravvissute come Sami Modiano e Tatiana Bucci. Osservare i loro timidi movimenti nel bisogno di stringersi e sfiorarsi come a voler scaldarsi a vicenda davanti al gelo di quelle storie", dice la responsabile dell'ufficio Lgbtq.

Le storie

"Porto con me la storia di Lucy Salani, sopravvissuta al campo di concentramento di Dachau e scomparsa a marzo di quest'anno, testimone preziosa di una comunità transgender anch’essa vittima della ferocia nazifascista. Porto con me la storia di una comunità che con orgoglio e dignità continua a “resistere”, nonostante l’orrore di allora e le discriminazioni di oggi. E a questo tempo di guerra, che ci sbatte in faccia la ferocia e il continuo tentativo di imporre una supremazia, rispondiamo raccontando la storia di chi in questi campi ha perso la vita sperando che questo possa restituire la dignità alle tante vite umane calpestate e la speranza che un mondo migliore sia davvero possibile".

Così Marilena Grassadonia, coordinatrice Diritti LGBT+ di Roma Capitale, a margine della seconda tappa del Viaggio della Memoria di Roma Capitale 2023.

 

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