Roma
Vigili urbani, Codacons chiede di cacciare Di Maggio: guerra con la municipale
La Polizia Municipale rispedisce al mittente tutte le istanze presentate da Codacons. L'associazione si ribella
È scoppiata la guerra tra la Polizia Municipale di Roma e Codacons, che ora chiede le dimissioni di Antonio Di Maggio.
L'associazione di tutela ai consumatori ha mal digerito la scelta dei vigili urbani di rispedire al mittente tutte le istanze presentate sulla città di Roma e all'urlo di “non è mai successo in nessun'altra città d'Italia”, ha trovato la propria motivazione per quanto accaduto: “La Polizia Municipale di Roma, forse a causa delle troppe denunce presentate dal Codacons contro i vigili urbani della capitale e le loro carenze, dichiara guerra a all’associazione dei consumatori, rispedendo al mittente tutte le istanze presentate dall’ente a tutela degli utenti romani”.
Il presidente di Codacons Carlo Rienzi se l'è presa direttamente col nuovo comandante Antonio Di Maggio: “Mentre altrove i vigili urbani collaborano con il Codacons e si attivano sulla base delle nostre denunce per verificare le irregolarità segnalate, a Roma, con l’arrivo del nuovo comandante Di Maggio, i vigili urbani si sono schierati contro i cittadini da noi rappresentati, bocciando tutte le nostre istanze definite in modo misterioso ‘irricevibili’”.
Tra le istanze rigettate, la richiesta di intervenire per regolare il traffico al Foro Italico in occasione degli Internazionali di Tennis e incrementare i controlli contro il parcheggio selvaggio di auto e moto nella zona e sulla vendita di alimenti e bevande.
“Chiediamo le dimissioni immediate del comandante della Polizia Municipale, Antonio Di Maggio, che evidentemente ha deciso di schierarsi contro i cittadini e le loro istanze – afferma il presidente Carlo Rienzi – In tal senso abbiamo presentato una formale diffida al Prefetto chiedendo di sostituirsi ai vigili urbani e dare riscontro agli esposti degli utenti in tutti quei casi in cui la Polizia Municipale rifiuta di svolgere i propri compiti”.