Villa Adriana, stop alla discarica. La Soprintendenza non ne sapeva niente
La Soprintendenza blocca i lavori per la creazione di una discarica vicino al sito archeologico
Stop alla discarica vicino a Villa Adriana: la Soprintendenza Speciale di Roma ha disposto l'interruzione dei lavori iniziati per accogliere le macerie del terremoto del Centro Italia.
A lanciare l'allarme, le scorse settimane, erano state alcune testate giornalistiche che avevano riportato come intorno alla Villa imperiale di Tivoli ci fosse un via vai costante di camion e mezzi pesanti intenti a spostare il terreno.
La Soprintendenza non era stata avvisata dei lavori e nessuno aveva chiesto i permessi necessari per aprire un centro di raccolta per le macerie di Amatrice e Accumuli.
"Nei giorni scorsi - si legge nella nota diffusa dalla stessa Soprintendenza - i funzionari tecnico-scientifici della Soprintendenza Speciale di Roma hanno riscontrato dei lavori di movimento terra in prossimità del chilometro 24 della via Polense-via Zagarolese, in una località detta Corcolle. Di queste attività non è stato dato alcun avviso alla Soprintendenza, malgrado la zona sia gravata da vincolo paesaggistico, e sia di grande interesse storico viste le importanti presenze archeologiche e monumentali”.
Le denunce avevano spinto l'Unesco a mandare una lettera per ricordare agli enti competenti come la Villa fosse patrimonio dell'umanità e in quanto tale da preservare.
Già nel 2012 il rischio di una discarica nei pressi del sito archeologico era diventato reale e aveva obbligato Soprintendenza e istituzioni pubbliche a bloccare i progetti.
“È stata chiesta la immediata sospensione degli attuali lavori nella zona, in attesa del parere di competenza di questa Soprintendenza, nel rispetto della normativa vigente per la tutela e conservazione del patrimonio storico e archeologico di questo territorio".
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