Roma

Villa Borghese: i pini a rischio abbattimento. “Gli alberi vanno curati”

I pini di Villa Borghese sono a rischio abbattimento. Italia Nostra Roma presenterà richiesta di accesso agli atti per conoscere a che punto sono le procedure

I pini monumentali di Villa Borghese sono a rischio abbattimento. Come altri pini nella Capitale, sono stati attaccati dal parassita cocciniglia, che da 3 anni flagella questi alberi a Roma. “Siano prontamente effettuate le cure in tutta Villa Borghese secondo le metodologie endoterapiche più accreditate e che siano risultate le più efficaci”.

Così l'associazione Italia Nostra Roma in un comunicato. A rischio abbattimento nella storica villa sono i pini del filare che delimita il Parco dei Daini, all'altezza dell'Hotel Parco dei Principi. Molte delle piante sono state segnate con delle croci che indicano la loro "condanna". A Villa Borghese sono già stati abbattui dei pini pericolanti alla Piazza di Siena e alcuni tra via Pinciana e via Veneto. Infatti, come spiega il presidente dell'Ordine degli Agronomi di Roma Flavio Pezzoli, quando c'è rischio di caduta della pianta, la vita delle persone viene prima.

Ciò che Italia Nostra contesta è innanzitutto che si ritengano pini di 80 anni già alla fine del ciclo vitale, visto che in realtà potrebbero arrivare fino ai 200. Se ci sono problemi di stabilità, invece di procedere all'abbattimento, occorrerebbe valutare “su quali esemplari sia fattibile la stabilizzazione mediante ancoraggio delle radici. E naturalmente sugli effetti delle cure”.

La richiesta di accesso agli atti del Comune

“Italia Nostra Roma - si legge nel comunicato - che ha speso decennali energie per le sorti di Villa Borghese, massima vetrina del verde storico di Roma, a difesa dalle tante aggressioni e commercializzazioni, si appresta ad un accesso agli atti comunale per avere cognizione del corso completo delle istruttorie tecniche su ciascun esemplare. La violenta aggressione del parassita estesa su tutta Roma dura da tre anni ed ora ci si attende una normalizzazione nelle procedure e che ponga fine alle perizie speditive a vista. Ed anche che siano prontamente effettuate le cure in tutta Villa Borghese secondo le metodologie endoterapiche più accreditate e che siano risultate le più  efficaci. (Tali metodologie prevedono l’endoterapia effettuata secondo precise regole e da personale esperto, con richiami annuali e non ogni sei mesi, come trapela dal citato articolo)”.